
Si é da poco concluso il lavoro di una [i]task force[/i] della Polizia Stradale impegnata a controllare, su tutto il territorio nazionale, le modalità di trasporto degli animali vivi destinati alle tavole italiane.
Circa 450 pattuglie hanno effettuato, in tutta la Penisola, controlli sui veicoli adibiti al trasporto di animali vivi verso i macelli. L’indagine ha evidenziato dati shock: su 1350 veicoli controllati, 680 non sono risultati in regola. I controlli, dai quali è emerso che un veicolo su due effettuava il trasporto fuori norma, hanno fatto riscontrare violazioni per circa 193.887 euro di sanzioni amministrative.
L’attività che si è appena conclusa è l’ultima delle 12 operazioni ad “alto impatto” relative al controllo sul trasporto degli animali vivi. Le operazioni sono iniziate a dicembre 2012 e hanno comportato sinora l’impiego di 770 pattuglie per circa 2200 veicoli controllati. 1400 le violazioni accertate per 604.000 euro di sanzioni amministrative.
In Abruzzo, la Polizia Stradale, coordinata dal dirigente del compartimento Mario Nigro, è stata protagonista di controlli a tappeto. I controlli, per i quali sono stati impiegati circa 20 uomini della Polizia Stradale, sono stati effettuati in tutte le province e hanno portato a riscontrare violazioni per circa 3.000 euro di sanzioni amministrative.
Allarmante lo scenario in cui ha operato la task force della Polizia Stradale in collaborazione con la Lav (Lega Antivivisezione), con «animali maltrattati e in pessime condizioni di salute, trasportati da autisti complici verso macelli consenzienti, per poi finire sulle nostre tavole», come si legge in una nota della stessa polizia stradale.
Il potenziamento dei controlli di legalità di tutta la filiera del trasporto di animali per garantire la sicurezza alimentare e per accertare episodi di maltrattamento degli animali disposto dal ministero dell’Interno risponde a un’esigenza comunitaria ancor più che nazionale. L’Unione Europea – già dal 2005 – ha tracciato delle linee guida in materia, invitando i Paesi appartenenti ad aderire al regolamento 1/2005, entrato in applicazione dal 5 gennaio 2007, in cui sono definite le regole da rispettare per ridurre al minimo lo stress a cui sono sottoposti gli animali, riconosciuti nel trattato di Lisbona come esseri dotati di sensi e sensibilità. L’attività di contrasto delle irregolarità nel campo della sicurezza stradale e della tutela della salute e del benessere degli animali, è peraltro già oggetto di un protocollo d’intesa tra ministeri dell’Interno e della Salute del 19 settembre 2011.