Legge di Stabilità, fondi all’Abruzzo piegato dal maltempo

Sarà con tutta probabilità recepito dal governo l’emendamento alla Legge di stabilità presentato dall’onorevole Giulio Sottanelli che prevede lo stanziamento di fondi a favore delle zone dell’Abruzzo colpite dalle alluvioni dell’ultimo mese. L’emendamento è all’esame della Commissione Bilancio della Camera e dovrebbe essere riassorbito all’interno del maxi-emendamento del governo alla legge di stabilità.
«Tra stanotte e domani mattina la Commissione Bilancio della Camera licenzierà il testo definitivo e con tutta probabilità il mio emendamento sarà inserito nel maxiemendamento del governo – spiega Sottanelli – queste sono le notizie che mi arrivano dalla Commissione Bilancio della Camera, se così dovesse essere è quasi certo che arriveranno dei fondi all’Abruzzo per mettere riparo alla grave situazione che si è creata dopo le recenti alluvioni e tamponare quantomeno le ferite più gravi sul territorio. Spero di riuscire a ottenere la cifra che avevo indicato nell’emendamento, cioè 20 milioni di euro, ma l’importante è che arrivino dei primi fondi per permettere agli enti locali di far fronte ai danni più importanti».
L’emendamento originario presentato da Giulio Sottanelli, deputato di Scelta Civica per l’Italia e capogruppo in Commissione Finanze, prevedeva una modifica al comma 66 del testo della legge di stabilità con l’istituzione di un comma 66 che così recitava: ‘al fine di favorire immediati interventi di manutenzione, di messa in sicurezza del territorio e di mitigazione e prevenzione del rischio da dissesto idrogeologico nei territori in provincia di Chieti, Teramo e Pescara, colpiti da recenti eventi alluvionali del 12 e 13 novembre 2013 e del 2 dicembre 2013, è autorizzata la spesa di 10 milioni di euro per l’anno 2014 e 10 milioni di euro per l’anno 2015′.
«Si tratterebbe di un risultato importante per l’Abruzzo che è stato piegato e ferito dalle alluvioni di novembre e dicembre – continua Sottanelli – per evitare che situazioni del genere si ripetano servono ovviamente interventi strutturali e una diversa politica di gestione e manutenzione del territorio ma l’obiettivo nel breve periodo non può che essere quello di iniziare a riparare i danni che in tante zone impediscono ancora i collegamenti e il ripristino della normale viabilità».