
«E’ di appena 10 unità il contingente di vigili del fuoco su cui il comando dell’Aquila potrà contare dal primo gennaio prossimo». A renderlo noto sono i rappresentanti provinciali di categoria di Cgil, Cisl, Uil e Conapo. «Il personale su cui il comando dell’Aquila può contare per le accresciute esigenze operative legate al sisma del 2009 – argomentano i sindacalisti in una nota congiunta – è andato via via riducendosi, fino ad arrivare alle appena 10 unità che il dipartimento ha confermato in servizio all’Aquila anche per l’anno prossimo».
«Giusto pochi mesi fa – ricordano i portavoce dei sindacati – in occasione della consegna della cittadinanza onoraria dell’Aquila al corpo nazionale dei vigili del fuoco e in memoria del capo squadra Marco Cavagna, deceduto durante le operazioni di soccorso conseguenti al sisma del 6 aprile 2009, i vertici del dipartimento e del ministero, in città per l’occasione, confermavano l’impegno del governo e del corpo dei vigili del fuoco in favore della popolazione di questa città e di questi territori, impegno che sarebbe continuato anche nella fase della ricostruzione, con le competenze dei vigili del fuoco a servizio della comunità. Peccato che, come spesso capita nel nostro paese, alle belle e rassicuranti parole non sono seguiti i fatti. Anzi, la conferma di appena dieci vigili del fuoco in supporto al comando dell’Aquila per il 2014, ha tutto il sapore di un completo disimpegno che, a questo punto, temiamo non tarderà a concretizzarsi». «Eppure – si legge ancora nella nota – anche da parte nostra, nei mesi e nei giorni scorsi, non sono certamente mancati i solleciti e le richieste di attenzione verso questo problema. Sollecitazioni rimaste evidentemente e clamorosamente inascoltate».
«Vogliamo sperare – terminano i sindacati – che il dipartimento e i vertici del corpo nazionale si ravvedano e già nei prossimi giorni prendano gli opportuni provvedimenti affinchè, come torniamo a chiedere, il contingente in missione al comando dei vigili del fuoco dell’Aquila sia sufficientemente rafforzato e torni a rappresentare, numericamente, un degno ed utile supporto operativo al dispositivo di soccorso pubblico provinciale».