
di Antonella Calcagni
I vertici di Accord Phoenix hanno incontrato ieri mattina i rappresentanti dei sindacati provinciali di Fim, Fiom e Uilm, nella sede dell’Unione degli Industriali, alla presenza del direttore Antonio Cappelli e del referente aquilano di Phoenix, Gaetano Clavenna.
«La riunione è stata interlocutoria – ha riferito Giovanni Di Sero, segretario regionale Fim – Abbiamo compreso che l’azienda è determinata a investire e ha urgenza di entrare nel sito ex Finmek, ma ci sono ancora alcuni nodi da sciogliere. Manca la valutazione di impatto ambientale della Regione, inoltre Invitalia, nonostante l’ottimismo, deve ancora esprimersi ufficialmente sull’istruttoria».
Ai sindacati i vertici della società, che ieri l’altro avevano incontrato in un incontro privato il sindaco Massimo Cialente, hanno mostrato delle slides sul funzionamento dell’azienda, che si occupa del riciclaggio di materie prime da apparati fuori uso, in particolare computer, rassicurandoli sull’esistenza di un mercato per l’acquisto della materia prima “secondaria” prodotta. Il rame sarebbe piazzato in Inghilterra, la plastica in Cina, altri materiali sarebbero trasportati invece in un raggio di 160 chilometri. Non ci sarebbe dunque il rischio, evidenziato da qualche sindacalista, di una discarica “indoor”, nel caso in cui i materiali non dovessero essere piazzati sul mercato. Anche l’esistenza e il dettaglio di clienti finali sarà messo nero su bianco sul piano industriale al quale ieri sono stati fatto solo cenni.
Tra i finanziatori della Phoenix ci sarebbe la Ubs bank, l’investimento della società sarebbe pertanto “certificato”.
In un protocollo di intesa che sarà sottoscritto in un momento successivo, Phoenix si impegna a riassorbire i cassintegrati della Finmek Solution. Inoltre l’interessamento di Phoenix, consentirebbe la proroga della cassa anche per i lavoratori del sito di Sulmona.
Il lavoro sarebbe organizzato su due turni e suddiviso in due linee di produzione. Per cominciare sarebbero riassorbiti i primi 40 lavoratori, fino a 120 nel primo step. Prossimamente i vertici della Phoenix incontreranno anche tutte le parti sociali in un tavolo allargato.
L’azienda fruirà di una fetta dei 100 milioni di euro della ricostruzione destinati in maniera specifica al rilancio industriale del territorio colpito dal sisma. È stato necessario apportare una modifica alla delibera Cipe, che non contemplava in origine la possibilità di destinare a nuovi insediamenti le somma, privilegiando quelli già esistenti.