Vivisezione, Lega del cane: «Carte in tavola non si cambiano»

19 dicembre 2013 | 09:25
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Vivisezione, Lega del cane: «Carte in tavola non si cambiano»

La Lega del cane torna a far parlare di sé con un nuovo grido di battaglia. «Dopo averli proposti e fatti approvare dal Parlamento, ora il Governo sta calpestando i principi e i criteri di legge per la ricerca innovativa pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale: mai più allevamenti come Green Hill, stop a esperimenti su animali senza anestesia, incentivi ai metodi sostitutivi». Lo denunciano Enpa, LAV, Lega del Cane, Leidaa, Oipa, con la Federazione Associazioni Diritti Animali e Ambiente.

Dei tredici precetti diventati l’articolo 13 della Legge 96-2013 di delegazione europea appena quattro mesi fa, i Ministri della Salute Lorenzin e degli Affari europei Moavero hanno previsto, si legge in una nota, «l’affossamento totale o parziale di ben dieci punti».

Lo Schema di Decreto Legislativo di recepimento della direttiva europea sulla sperimentazione sugli animali è ora all’esame delle Commissioni parlamentari (Atto numero 50) per un parere, anche senza il quale dopo il 13 gennaio prossimo il Governo è comunque autorizzato dalla stessa legge che intende «cestinare senza modificarla», a emanare la nuova Legge che sostituirà il Decreto Legislativo 116 in vigore dal 1992.

«Se il Governo continuerà a perseguire questa linea – si legge ancora – andrà incontro al pronunciamento di invalidità ai sensi dell’articolo 76 della Costituzione sulle deleghe legislative. In particolare l’Esecutivo:

• non rispetta il divieto di esperimenti senza anestesia o analgesia

• aggira lo stop a esercitazioni didattiche con animali

• straccia le limitazioni su animali modificati geneticamente e il riutilizzo in più test

• vara un limitato fondo per i metodi alternativi destinandolo per l’84% a chi effettua vivisezione

• fa slittare di quattro anni il divieto di prove con animali per xenotrapianti, alcool, tabacco e droghe.

Il tutto con sanzioni non dissuasive anche per i divieti rispettati, come:

• l’allevamento di cani, gatti e primati non umani destinati ai laboratori

• il ricorso agli animali randagi e provenienti da canili

• gli esperimenti a fini bellici».