
di Claudia Giannone
E finalmente L’Aquila trova il match per ripartire. Quando ormai la vittoria sembrava un lontano ricordo, quando il campionato sembrava aver preso una piega totalmente diversa, i rossoblù sono riusciti a riscattarsi, vincendo su uno dei campi più insidiosi dell’intero girone. In quel di Catanzaro il team di mister Pagliari, fresco di un modulo totalmente rinnovato, è riuscito a fare faville, collezionando due goal e non riuscendo a far passare neanche un pallone dei padroni di casa.
La formazione, evidentemente, era fondamentale in questo momento del campionato: il solito 4-3-3 era riuscito a far arrivare i rossoblù al primo posto, ma era poi diventato fin troppo prevedibile; solo un netto cambiamento è riuscito a far dimenticare agli aquilani le delusioni delle ultime tre partite. De Sousa resta in attacco, ma stavolta viene accompagnato da Saveriano Infantino, che torna a giocare dal primo minuto; il nuovo modulo è il 4-4-2, con Frediani e Gallozzi scattanti sulle fasce e una convinzione del tutto nuova.
Troppi gli errori da parte del Catanzaro. Non è solo l’espulsione di Ferraro a modificare totalmente ciò che i calabresi hanno dimostrato negli ultimi incontri, ma anche la prestazione complessiva da parte della squadra.
Già dal fischio d’inizio, è L’Aquila ad avere maggiore possibilità di goal: ci prova Frediani in contropiede al 17’ minuto, che riesce ad arrivare davanti alla porta e non può segnare solo per una deviazione avversaria. Siamo già al quarto angolo per gli ospiti. Giusto quattro minuti dopo, è Infantino a riprovarci, con la prima vera palla goal dell’incontro: Bindi si immola per salvare la propria porta, sventando il pericolo. Ma nulla potrà quando, al 30’ minuto, Ferraro colpirà di mano il pallone in area di rigore, concedendo un immenso favore agli ospiti del “Ceravolo”: i rossoblù lasciano la palla a De Sousa, che torna a segnare e a far esultare i propri tifosi dopo mesi di silenzio.
Gli avversari sentono la pressione del goal, ma riescono clamorosamente a reagire solo dopo l’espulsione di Ferraro, per un fallo di reazione su Infantino. Il Catanzaro prova a pressare, ma mai riesce a violare la porta difesa da Testa.
Nel corso della ripresa, nonostante gli innumerevoli, ma flebili, tentativi di ristabilire l’equilibrio, i padroni di casa non riusciranno mai ad arrivare al goal. Anzi, è L’Aquila al 37’ a trovare la rete del raddoppio, grazie ad un Infantino iperattivo che ruba palla, si addentra nell’area di rigore ed insacca alle spalle dell’estremo difensore avversario.
Fischi per Francesco Corapi, entrato al 30’ del secondo tempo, originario di Catanzaro e vittorioso proprio oggi, nel giorno del suo compleanno.
Solo tre minuti di recupero, stranamente, e tutti di nuovo negli spogliatoi. L’Aquila torna a casa felice, dopo tanto tempo, riconquistando il quarto posto senza condivisioni.
Ora, nel corso dello stop di Natale, bisognerà pensare a quello che è il futuro della squadra, partendo innanzitutto dal calciomercato.
CATANZARO (4-3-3): Bindi; Calvarese, Rigione, Ferraro, Catacchini; Casini (24’ st Fiore), Vitiello, Marchi (1’ st Bacchetti); Russotto, Fioretti, Germinale (29’ st Tortolano). All. Brevi. A disp.: Scuffia, Sabatino, Uliano, Martignago.
L’AQUILA (4-4-2): Testa; Scrugli, Zaffagnini, Pomante, Dallamano; Gallozzi (87’ st Triarico), Agnello, Del Pinto, Frediani (1’ st Ciotola); Infantino, De Sousa (30’ st Corapi). All.: Pagliari. A disp.: Addario, Abbracciante, Ciciretti.
ARBITRO: Marco Serra (Torino).
ASSISTENTI: Giuseppe Di Guglielmo (Ariano Irpino), Cinzia Carovigno (Potenza).
MARCATORI: 30’ pt De Sousa (R), 37’ st Infantino.
AMMONITI: Agnello, Ferraro, Frediani, Del Pinto, Russotto, Gallozzi.
ESPULSI: 37’ pt Ferraro per fallo di reazione.
NOTE: spettatori paganti: 4374.
RECUPERO: 2’ pt, 3’ st.
RISULTATI DICIASSETTESIMA GIORNATA: Benevento-Prato 3-0; Catanzaro-L’Aquila 0-2; Frosinone-Perugia 1-1; Grosseto-Barletta 0-0; Gubbio-Pontedera 2-2; Nocerina-Ascoli 2-2; Pisa-Viareggio 0-1; Salernitana-Paganese 1-1; riposa Lecce.
CLASSIFICA: Perugia 32; Frosinone 30; Catanzaro 28; L’Aquila 27; Benevento, Lecce, Pisa 24; Prato, Pontedera 23; Salernitana, Grosseto 21; Gubbio 20; Viareggio 16; Ascoli 13; Barletta 11; Nocerina 9; Paganese 8.