
di Antonella Calcagni
I residenti della zona di Via Roma e Santa Croce si schierano, in una nota, contro l’intervento di rivalorizzazione di Porta Barete. «Noi, anonimi cittadini senza nomi altisonanti, siamo stufi dell’importanza mediatica data solo ai soliti personaggi; noi non siamo meno cittadini di un sedicente studioso a cui la vera autorità competente, il dottor Magani, ha educatamente fatto capire che lì sotto non c’è nulla da riportare alla luce. L’insistenza di Monsignor Antonini diventa niente più che il capriccio di un singolo, sostenuto dalla politica».
I residenti della zona non sono disposti ad «immolarci in nome di biechi interessi economici o turistici. Dovremmo vivere male la nostra intera vita in nome di un turista che passando per L’Aquila faccia visita alla finta porta Barete? Se tanto si contestano le brutture edilizie a ridosso della porta, che dire della sua vicinanza alla maxi rotatoria? O vogliamo dire che porta Barete sta alla maxi rotatoria come il Louvre sta alla Piramide? Tutto questo malcontento per un’antiporta che, una volta eliminati i puntellamenti, è già visibile e sufficientemente deturpata dal centro commerciale di Via Vicentini (del cui abbattimento, però, nessuno fa richiesta). Non sarebbe molto più semplice lasciarla lì restaurata e murata ad attrarre turisti?».