Anticorruzione, lunga vita alla trasparenza

2 gennaio 2014 | 09:36
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Anticorruzione, lunga vita alla trasparenza

C’è tempo fino al prossimo 14 gennaio per presentare eventuali osservazioni al Piano di Prevenzione della Corruzione, predisposto dal Consiglio regionale.

Il programma è stato redatto in base alle indicazioni della Legge Severino, e si compone di due sezioni: la prima dedicata all’anticorruzione, la seconda alla trasparenza. «Il nostro obiettivo – spiega il Presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano – è proporre azioni che intervengano a monte dei fenomeni di corruzione, creando un contesto in grado di prevenire efficacemente questi comportamenti. Preliminarmente l’Ufficio preposto ha individuato le aree maggiormente a rischio, studiando poi le misure di contrasto».

Uno degli strumenti principali è rappresentato dalla trasparenza, con la pubblicazione on line – sul sito internet del Consiglio – di tutti gli atti dell’amministrazione, così da consentire un controllo diffuso sull’operato da parte di chiunque. Verrà inoltre istituito un canale per la segnalazione degli illeciti al Responsabile della Corruzione: potranno utilizzarlo tutti i cittadini, accedendo anche in forma anonima, per comunicare eventuali fatti di cui dovessero venire a conoscenza.

Il canale sarà disponibile anche per i dipendenti del Consiglio, a cui verrà garantito l’anonimato. Alla segnalazione seguirà un’indagine interna del Responsabile della Corruzione, finalizzata sia a verificare eventuali illeciti da denunciare alla magistratura, sia per accertare la sussistenza di violazioni disciplinari.

«Ma è prevista – continua Pagano – anche la rotazione del personale che lavora nei settori a rischio, per evitare che possano crearsi rendite di posizione, così come è stata introdotta la rotazione negli elenchi dei fornitori e degli operatori economici, per garantire a tutti parità delle condizioni di accesso negli affidamenti».

Tra le altre misure contenute nel Piano c’è inoltre il “diritto di accesso civico” riservato ai cittadini, che potranno richiedere la pubblicazione sul sito del Consiglio di informazioni che per qualunque ragione potrebbero non essere state inserite.