Aumento pedaggi, interrogazione parlamentare

4 gennaio 2014 | 17:16
Share0
Aumento pedaggi, interrogazione parlamentare

In merito ai rincari dei pedaggi autostradali la senatrice Stefania Pezzopane ha presentato al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, un’interrogazione parlamentare.

Per quale ragione, si legge nell’interrogazione, i decreti Lupi e Saccomanni, con cui si dà il via libera al rincaro delle tariffe, consentono aumenti diversificati e per quale motivo, rispetto ad una media nazionale del 3,9%, in Abruzzo si è raggiunto il picco dell’8%.

“Mi chiedo se il ministro Lupi abbia mai viaggiato sulle autostrade abruzzesi – commenta la senatrice – Se lo avesse fatto, probabilmente si sarebbe accorto che le tariffe erano giá abbastanza salate, rispetto ai servizi offerti e non avrebbe concesso, insieme a Saccomanni, un aumento così elevato.

Dal 1 gennaio i rincari sono scattati in tutta Italia, ma in Abruzzo la stangata dell’Autostrada dei parchi é stata dell’8%. L’aumento piú alto in percentuale, su una delle tratte piú costose e meno servite.

Se davvero la spiegazione per tariffe così esagerate fossero gli interventi e gli investimenti effettuati, saremmo al paradosso. Sulle A24 e A25, due tratte che percorro quotidianamente, ce ne sono di interventi da fare!

Il Ministro ci spieghi di quali interventi stiamo parlando, quanto hanno inciso in percentuale e soprattutto come giustifica differenze cosí sostanziali con le concessionarie di altre autostrade. Le altre non fanno interventi?

Inoltre mi chiedo come si possa parametrare aumenti a investimenti. Se sono manutenzioni ordinarie e straordinarie, il concessionario é tenuto a farle. Il governo vuole fare i saldi?

Il ministro ritiri il provvedimento che ancora una volta penalizza la nostra regione e sopratutto solleciti l’Autostrada dei Parchi a prevedere sconti ed abbonamenti per i pendolari, che ogni giorno si spostano per studio o lavoro e che non hanno altre alternative, dal momento che il trasporto su treno é in condizioni ancora peggiori».