
Il Consiglio Regionale abruzzese non mantiene fede all’impegno di approvare con la Legge Finanziaria 2014 il pronto soccorso anche per i gatti e la sterilizzazione obbligatoria dei randagi.
Il pronto soccorso per i gatti e la sterilizzazione obbligatoria dei randagi sono rimasti esclusi dalla Legge Finanziaria 2014, nonostante l’impegno preso dal Consiglio regionale nel corso della seduta che ha portato all’approvazione della nuova Legge regionale sul randagismo.
I quattro emendamenti presentati da Riccardo Chiavaroli (PDL), Maurizio Acerbo (PRC) e Walter Caporale (ex Verdi) sono stati fatti decadere per il divieto di intervenire su questa materia ossia perché considerati dalla maggioranza dei presenti in aula non attinenti alla Legge Finanziaria.
«Considerata l’importanza della materia in termini di prevenzione e di tutela degli animali e considerato come il pronto soccorso anche per i gatti e la sterilizzazione di tutti i randagi siano obbligatori ai sensi di leggi dello Stato, esprimiamo profonda delusione per l’impegno non mantenuto dal Consiglio regionale e critichiamo aspramente la scelta miope e dannosa – dichiarano LAV, Lega Nazionale Difesa del Cane e Enpa –. Con la riforma del Codice della Strada è istituito l’obbligo di soccorso in caso di investimento degli animali e dunque anche dei gatti. Prima poteva essere solo una questione di coscienza, ora invece è una legge dello Stato italiano rafforzata dall’importante nota del Ministero della Salute del luglio 2010 indirizzata ai Servizi Veterinari Regionali, ANCI e ANPCI per richiamarne l’attenzione su come l’obbligo di fermarsi e prestare soccorso, se da un lato comporta sanzioni amministrative per chi non vi ottemperi, dall’altro impone l’inderogabile necessità di assicurare il servizio di reperibilità e pronto soccorso da parte delle amministrazioni competenti».
«Se non si troverà una soluzione tempestiva attraverso una proposta di legge ad hoc e approvata in tempi rapidi chiederemo al Presidente del Consiglio dei Ministri di impugnare la Legge sul randagismo recentemente emanata», concludono le associazioni.
Le associazioni ritengono molto grave anche l’esclusione dell’emendamento che prevedeva l’emanazione di un Regolamento attuativo da emanarsi entro 180 giorni. Il Regolamento avrebbe permesso di introdurre migliori misure a tutela di cani e gatti detenuti nei canili, ma anche da privati.