
Iniziano oggi i Saldi di fine stagione che dureranno fino al 2 marzo.
Complice la crisi, i saldi confermano il trend negativo degli ultimi anni.
Qualcuno ha preso la strada di Roma, per approfittare dei ribassi delle grandi firme, qualcun altro ha preferito restare fedele ai fidati negozianti aquilani.
«Il 50% dei clienti in questi primi giorni di saldi viene da fuori – ci spiega Riccardo Manzi -. In genere sono i romani che ripopolano i paesi limitrofi dell’aquilano durante le feste o che sciano nei nostri comprensori, che per i saldi visitano i nostri negozi. Il clou dell’affluenza ci sarà oggi pomeriggio dopo le cinque, per il momento, il trend sembra nella norma».
Al contrario delle statistiche e delle aspettative più nere, Riccardo Manzi ha dichiarato che «le vendite nel mese di dicembre sono andate molto bene».
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Anche Raffaele Panarelli conferma «un’affluenza stabile come negli ultimi anni. Non registriamo la flessione che si temeva con la crisi di quest’anno. A dicembre la stagione è sembrata meno vivace degli ultimi anni, ma nei giorni di Natale e in questo inizio di saldi non sembra esserci alcuna flessione».
«La maggior parte dei clienti – conclude Panarelli – è abituale, mentre risulta inferiore la percentuale degli occasionali attratti dai saldi».
Sembrano lontane anni luce le file per i saldi a Piazza Duomo o a Piazza Palazzo.
Il 67% dei cacciatori di offerte – secondo Confcommercio – farà shopping nei negozi abituali e l’83% comprerà prodotti sia di marca che non, anche se cala la quota di chi è interessato esclusivamente all’acquisto delle griffe (-4,3% rispetto al 2013).
Le più intenzionate a voler approfittare dei saldi per acquistare l’agognato capo dei desideri sono sempre le donne, ma anche i più giovani (tra i 18 ed i 34 anni) e gli abitanti nelle regioni del Mezzogiorno.
Nove consumatori su dieci confermano il giudizio positivo sulla qualità dei prodotti in saldo e tre su quattro attribuiscono maggior importanza alla qualità che al prezzo. Non oltre 200 euro il budget di spesa per il 76,7% dei consumatori (+8 punti percentuali sul 2013), mentre il 57,7% delle imprese applicherà uno sconto medio sui prodotti a saldo del 30%.