
di Gioia Chiostri
In un’epoca di sane virtù e optional taumaturgici, di crisi, rincari e precari, mi sono immaginata [i]cliente per caso[/i], con 50 euro nella shopping bag, e mi sono diretta nel centro commerciale più grande della Marsica, per vedere quante e quali cose avrei potuto comprare, mettendo alle strette i commercianti.
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Ho iniziato il tour dai negozi di elettronica e tecnologie varie in svendita: la promoter Mara Guidobaldi mi istruisce: «Sono stata qui per l’intera giornata di ieri, ma devo dire che l’affluenza è stata bassissima. Nel pomeriggio le vendite hanno preso un po’ di vigore ma nonostante i saldi, la vedo dura. Detto fra noi, ieri mattina è stato un mortorio».
Gente con buste e pacchi s’è vista? Le chiedo. «Beh ieri pomeriggio, sì – risponde – ma la mattina ho temuto il peggio.
Gli sconti, per quel che ci riguarda, variano dal 20 al 30 %, qualcosa è scontato anche al 50%. Inoltre abbiamo pensato bene di divulgare un volantino diciamo ‘preparatorio’ con tutte le offerte disponibili».
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E se avessi a disposizione solo 50 euro? «Allora – rimugina – con 50 euro le cose da comprare non sono poche. Sicuramente la merce di elettronica ha un prezzo elevato già da sé, e questo porta al fatto che lo sconto, se applicato, porrebbe sul piatto della bilancia un prodotto comunque non accessibile a tutti. Chi entra in questo negozio lo fa per acquistare l’occasione. Un televisore, un telefono nuovo, un tablet. Con 50 euro si potrebbe acquistare una piastra o un arricciacapelli, ma anche molte mascherine e accessori divertenti». Il reparto videogiochi, poi, sembra il bunker dei prezzi d’acciaio: si arriva a spendere sino a settanta euro per un gioco adatto alla Play Station 4. Cambiamo aria.
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Elisa Ruggeri, commessa di un noto negozio d’abbigliamento (famoso per i prezzi modici) spiega che: «L’affluenza per quanto ci riguarda è stata altissima. C’è una fila enorme in cassa da ieri mattina e sicuramente non andrà a scemare. Abbiamo apposto uno sconto che arriva anche al 70 % per alcuni capi: una percentuale tale tende a far gola alla gente. Già ieri mattina avevamo finito la merce in saldo, ora stiamo mettendo i nuovi arrivi che non sono scontati. Per noi nessun volantino, solo la voglia della gente di spendere poco, ma di spendere comunque bene». Con 50 euro in un negozio simile avremmo benissimo potuto comperare un completo intero: giacca, pantalone e camicia, con resto di 2 (euro). La relatività dei saldi o dei prezzi di partenza.
Ultima tappa, quella di una profumeria chic. Carmela Vitale, infatti, mette subito i puntini sulle ‘i’: «Noi vendiamo un bene di lusso. Da un anno a questa parte abbiamo anche cercato, però, di venire incontro alle più differenziate esigenze di mercato, coprendo anche il settore di spesa medio–bassa. La gente che è venuta, soprattutto ieri mattina, era accomunata da un unico intento: comprare il cosiddetto ‘pensierino’ da regalare. Proprio per questo noi abbiamo posto una cesta (letteralmente), con tutti i prodotti maggiormente scontati, all’ingresso del negozio, con un bel manifesto recante tutte le occasioni in rosso.
È un modo che ci ha consentito di far risparmiare tempo (e denaro) ai possibili acquirenti». Venduto qualche profumo di marca? «I profumi li abbiamo venduti abbastanza, ma sicuramente l’acquirente tipo ha apprezzato il prodotto che possiede una convenienza di sconto maggiore. I profumi che costano di più, di marche magari più ‘in’, fanno gola a chi ne fa uso d’abitudine, senza dubbio». E se avessi 50 euro in tasca, lei cosa mi proporrebbe?
«Cercherei innanzi tutto di capire qual è la sua esigenza di fondo, perché la nostra preoccupazione maggiore è quella di veder uscire dal negozio un cliente soddisfatto. La intervisterei, come lei ora sta intervistando me, per venire a capo dei suoi gusti e del suo modo di essere. Noi vendiamo prodotti con un costo che va dai 2 euro ai 100 euro, quindi capisce bene che il bacino di scelta è veramente vasto. Abbiamo applicato uno sconto che arriva al 50%, perciò direi che con 50 euro potrebbe riuscire a fare anche un bel regalo».
I maschietti si sono visti nel reparto cosmesi, quest’oggi? «Posso ben dire, anche se avrei bisogno di essere confortata da dati ufficiali per confermare la mia sensazione, che la percentuale della clientela maschile dei prodotti di profumeria sta crescendo. Stamattina l’hanno fatta da padrone le donne, ma anche l’uomo non ha disdegnato un giro nel nostro locale iper sensoriale».
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