
«Ciò che ormai succede nel nostro ‘Bel Paese’ è al limite della decenza civile, per inadempienza regionale del decreto Balduzzi 2012 e dell’accordo Stato-Regione che dà l’opportunità ai bambini stranieri, anche irregolari, di avere un pediatra di base, e soprattutto per il non rispetto delle regole costituzionali, europee e internazionali». La denuncia arriva dal consigliere aggiunto al Comune dell’Aquila Gamal Bouchaib.
«In una scuola periferica della nostra città – argomenta Gamal – un bimbo di nazionalita non italiana è stato sospeso dal diritto, santo e sacro, dell’istruzione perché non è in possesso della tessera sanitaria, visto che i genitori ancora non hanno la residenza, malgrado l’acquisto di una casa con tanto di documentazione».
«Ricordo al dirigente scolastico – aggiunge il consigliere – che sia la convenzione di New York, sia gli articoli 34 e 33 della Costituzione garantiscono il libero accesso alla scuola senza alcuna discriminazione, perché la scuola è un bene comune. Oltre a una voluminosa legislazione che non considera mai il minore un irregolare».