L’Aquila, da oggi allegra Babele di multiculturalità

6 gennaio 2014 | 16:46
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L’Aquila, da oggi allegra Babele di multiculturalità

di Antonella Calcagni

Un’allegra Babele non solo di lingue, ma anche di gestualità, di colori di pelle, di modi di essere. In una parola: multiculturalità.

C’era un pezzo di mondo questa mattina nell’auditorium del parco del Castello questa mattina in occasione della cerimonia con la quale il Consiglio comunale dell’Aquila ha conferito la cittadinanza onoraria ai bimbi stranieri nati sul territorio italiano.

Un gesto simbolico che va nella direzione auspicata dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano che circa l’attuazione anche in Italia dello Ius Soli al posto dell’antiquato [i]Ius sanguinis[/i].

Insomma deve essere cittadino italiano chi nasce in Italia anche se è figlio di stranieri. L’Atto di civiltà si deve alla lungimiranza di Appello per L’Aquila che ha cominciato il percorso del riconoscimento.

«E’ una battaglia vinta – ha spiegato il consigliere straniero Gamal Buchaib – visto che L’Aquila è la prima città che dà questo riconoscimento. Speriamo che il 2014 porti la modifica della legge in parlamento. I nostri figli sono aquilani a tutti gli effetti».

Ai bimbi è stata regalata una pergamena e la carta costituzionale tradotta in tutte le lingue. «Voi avete gli stessi diritti – ha detto il sindaco Cialente rivolgendosi ai bimbi – ma anche gli stessi doveri: quello di studiare e conoscere la storia della vostra città. Nel contempo dovrete anche mantenere la cultura e le tradizioni del Paese da cui venite per arricchire così questa nostra comunità all’insegna della multiculturalità. Voi siete la cellula nuova della città dell’Aquila».

Il conferimento della cittadinanza ai bimbi stranieri è stato l’ultimo atto del programma L’Aquila sono Anch’io a cura dell’assessorato alle Politiche sociali guidato da Emanuela Di Giovambattista.