7 gennaio 2014, la presa del Vitruvio

7 gennaio 2014 | 13:16
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7 gennaio 2014, la presa del Vitruvio

di Gioia Chiostri

Non siamo di certo nel 1789 e non è nemmeno il mese di luglio, ma quello che è accaduto questa mattina ad Avezzano, dopo quasi tre anni di attesa, speranza, fiducia e pigrizia nel credere, si può ben dire essere senza dubbio l’alterego della presa della Bastiglia francese. Gli studenti del Liceo scientifico di Avezzano, stamani, hanno assaltato la nuova sede scolastica, hanno ripreso il loro liceo, il Vitruvio Pollione. Ciò che respiriamo all’ingresso dell’istituto è aria di casa, di normalità. Stamattina è avvenuta l’inaugurazione: tutti gli studenti in attesa di conoscere le nuove aule, fuori, erano fermi in prossimità del vecchio cancello, pronti a partire di nuovo, dopo le feste di Natale, in una struttura che da oggi può dirsi a norma.

{{*ExtraImg_180829_ArtImgRight_300x193_}}Taglio del nastro inaugurale, espressamente rosso, verde e bianco, ad opera del presidente della Provincia, Antonio Del Corvo, sostenuto per l’occasione dalla preside del Liceo, Marina Novelli, evidentemente elettrizzata. «Mi riempie di orgoglio – ha detto – la missione che mi è toccata in sorte questa mattina e cioè la riconsegna del Vitruvio ai liceali, a chi insomma dovrebbe vivere la scuola di diritto. Il liceo scientifico accoglie ogni anno circa 1.400 studenti, per un totale di 43 classi sino ad ora ospitate nei container. La nuova sede oggi è finalmente attiva, pronta a concretizzare l’avventura scolastica di chi vorrà intraprendere questo indirizzo di studi. Il Vitruvio Pollione è stato da sempre un istituto d’eccellenza ed oggi lo è anche grazie ad una struttura finalmente qualificata. Ora tocca agli studenti dimostrare quante e quali cose può un alunno diplomato nel nostro liceo».

{{*ExtraImg_180830_ArtImgRight_300x193_}}Del Corvo, entusiasta per la conquista odierna, parla invece di un «lavoro certosino, prodotto da più menti responsabili e determinate». «Io mi sento di chiedere scusa a nome della Provincia – aggiunge – per i disagi che in tutti questi mesi i giovani liceali hanno dovuto subire. Un ringraziamento speciale va al direttore regionale Ernesto Pellecchia, il quale, appena giunto a L’Aquila, tanto ha fatto per la situazione del Liceo d’Avezzano. Ci ha dato una grossa mano a risolvere questo problema. Se il trasferimento fosse stato effettuato con puntualità, come c’era stato detto all’inizio, dato che per dicembre i lavori erano già conclusi, qualche mese di prefabbricati ce lo saremmo risparmiato senz’altro. Ma ciò che più importa è che oggi si ha una sede nuova. Un grazie di cuore va all’ingegner Specchio che ha preceduto l’ingegner Palumbo e all’ingegner Palumbo stesso, che si è preso l’onere di ultimare il lavoro dell’edificio, riprendendo in mano tutti i cantieri che erano stati aperti. Tra quindici giorni riapriremo anche Sulmona. Fondamentale per questo splendido risultato l’impegno di un nostro concittadino, molto schivo ma molto sensibile, ossia Gianni Letta. Tutto ciò è stato possibile, dal giugno 2009, grazie anche al governo dell’epoca, rappresentato su questi tavoli proprio da lui. Il governo Letta ha nominato di recente i sindaci e i presidenti di Provincia in veste di commissari per un maxi programma che prevede 100 milioni di euro per tutta l’Italia finalizzato alla messa in sicurezza delle scuole. Solo la provincia dell’Aquila ne ha spesi 50 milioni. L’Abruzzo nel 2009 ha ricevuto ben 226 milioni di euro in relazione a questo scopo. Tutto è pronto, insomma, per una resurrezione. L’importante è partire, mai si parte e mai si arriva alla fine».

{{*ExtraImg_180831_ArtImgRight_300x190_}}Un’ultima parola Del Corvo l’ha spesa per l’impresa Pellegrini, «senza la quale il Vitruvio non avrebbe visto la luce». «Molto spesso – ricorda – il mal lavoro non proviene solo dall’amministrazione, ma anche dalle ditte alla quale essa si affida. Per quanto riguarda l’ampliamento della scuola, verrà pubblicato al più presto il bando di gara d’appalto. Mancano all’appello, infatti, ancora 24 aule: l’edificio tornerà a ospitare tutte le classi al completo entro il prossimo settembre, quando i lavori saranno definitivamente conclusi. Alla fine verrà realizzato un istituto importante, anche perché detentore del primo liceo a indirizzo sportivo della provincia dell’Aquila».

{{*ExtraImg_180838_ArtImgRight_300x195_}}Il consigliere regionale Di Bastiano, presente all’inaugurazione, ex liceale del Vitruvio, ricorda come «proprio il liceo scientifico fu la mia scuola di provenienza. Quando si è adulti – dice – si percepisce ancora più chiaramente un senso di appartenenza alla scuola superiore che si è frequentata. Io voglio parlare agli studenti che faranno il mio stesso percorso di studi: sono orgoglioso di poter dire che adesso questo istituto è un istituto giusto, a norma, in grado di far svolgere le attività scolastiche nel modo migliore. Auguro loro, un giorno, di custodire un bellissimo ricordo come oggi l’ho io, del Vitruvio, in grado adesso di dare tutte le prospettive per una crescita culturale serena».

{{*ExtraImg_180833_ArtImgRight_300x223_}}L’iter ostico dei lavori in breve: inizialmente, per la scuola erano stati stanziati 14,1 milioni; in seguito, i fondi sono stati rimodulati a circa 8,4 milioni poiché non è stata riconosciuta la voce relativa all’ampliamento dell’immobile. Diversi sono gli stop anche in relazione a un’inchiesta della magistratura sugli interventi post-sisma nelle scuole abruzzesi. In ogni caso, è stata restituita a docenti e studenti una scuola moderna, provvista di nuovi laboratori, bagni con sensori di movimento, sistemi antincendio, ampia biblioteca, porte con maniglie antipanico, spazi esterni attrezzati e, soprattutto, una moderna tecnologia antisismica.

La presa del Vitruvio, il taglio del nastro:

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