Hotel Cristallo, la chiusura attende un colpevole

7 gennaio 2014 | 13:56
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Hotel Cristallo, la chiusura attende un colpevole

di Antonella Calcagni

L’Hotel Cristallo ubicato a Fonte Cerreto continuerà a restare desolatamente chiuso almeno fino a quando non sarà inserito, insieme agli altri 2 alberghi del Gran Sasso di proprietà del Comune, nel bando di privatizzazione delle infrastrutture della montagna.

Lo ha spiegato il sindaco Massimo Cialente commentando la chiusura dell’Hotel cristallo: il gestore ha riconsegnato le chiavi al Comune prima delle festa di Natale. «Ora sarà necessario trovare un accordo con il vecchio gestore del “Il Baco da seta” – ha spiegato Cialente – che non ci ha pagato alcuni canoni».

La questione è piuttosto complessa in quanto il gestore dell’albergo, ora desolatamente chiuso, a sua volta reclamava l’intervento del comune per l’accomodo del tetto per una infiltrazione di acqua che era cominciata in occasione del sisma del 2009. Il Comune dell’Aquila nonostante le sollecitazioni del gestore non intervenne ad eseguire le opere, né autorizzo il privato ad eseguirle.

La questione è rimasta insoluta, aggravata dalla decisione dell’imprenditore di non pagare più i canoni. La storia ricalca molto quella analoga vissuta dall’imprenditore Tessitore per l’Hotel di Campo Imperatore prima della nuova gestione di Paolo Pecilli.

«Cercheremo di trovare un accordo, mentre i lavori li faremo appena possibile», ha spiegato il sindaco che conta di avviare in estate anche i lavori per il potenziamento degli impianti da Monte Cristo alla Fossa di Paganica con la prima [i]tranche[/i] di soldi giunti dal Ministero.

«I soldi, 15 milioni di euro sono arrivati, come noto – ha spiegato Cialente – ma è necessario approvare subito il bilancio perché le somme devono transitare nel conto comunale. Per questa ragione ho sollecitato l’assessore alle Finanze Lelio De Santis a provvedere al più presto chiedendogli di sollecitare i dirigenti».

E sempre sul futuro del Gran Sasso pende come una spada di Damocle, l’indecisione di Invitalia. «Abbiamo fatto un patto da gentiluomini alcuni anni fa con il numero uno di Invitalia Arcuri – spiega il sindaco – ma la società non ha ancora deciso in che modo entrare e se entrare nel pacchetto del Centro turistico. Domani (oggi per chi legge) dovrei avere una parola definitiva in occasione di un appuntamento telefonico. La questione è in capo al ministro per lo Sviluppo Economico, Flavio Zanonato».