Sanità, Abruzzo sotto lo scanner del Ministero

7 gennaio 2014 | 18:11
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Sanità, Abruzzo sotto lo scanner del Ministero

«Il Ministero dell’Economia, nella riunione di novembre, ha voluto ricostruire la situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’Abruzzo dal 2001 al 2011, ma lo ha fatto anche per le altre Regioni d’Italia».

A riferirlo è lo stesso Commissario Chiodi. «Sono state ripercorse – spiega il presidente della Regione – tutte le distrazioni di fondo sanitario per finalità extra e i disavanzi dal 2006 al 2011 ma vorrei anche ricordare che, solo dal 2006 al 2008, le perdite accumulate dalla precedente gestione hanno superato i 686 milioni. Per la prima volta – continua Chiodi – il Tavolo ministeriale ha chiesto alla Regione la copertura delle perdite civilistiche derivanti dai bilanci delle Aziende Sanitarie. Negli anni precedenti, invece, con il metodo la copertura era richiesta solo per la perdita calcolata del Tavolo che escludeva alcuni costi. Infatti, la differenza tra questi due metodi di calcolo vale per la nostra regione 102 milioni di euro di perdite ancora da coprire, di cui più della metà sono già coperte dagli utili conseguiti negli anni della nostra gestione, come evidenzia lo stesso verbale».

«Come Regione – chiarisce Chiodi – siamo stati previdenti e con i nostri tecnici abbiamo sempre tenuto da parte le risorse finanziarie necessarie a coprire tutte le perdite e i crediti pregressi allo scopo di fare pulizia nei bilanci delle nostre Aziende sanitarie. Come, del resto, ci chiede anche la Corte dei Conti».

«E’ vero – continua – che delle criticità sono state registrate nell’offerta dei posti letto delle RSA, – spiega il Commissario, – che continua ad essere troppo bassa, solo di 5,4 per 1000 abitanti contro un riferimento nazionale di minimo 10, ma contiamo di migliorare tale indicatore con l’operazione di riconversione delle strutture ex art. 26 che al contrario hanno un’offerta troppo alta di posti letto, 1,6 per 1000 abitanti contro uno standard nazionale di 0,6».

«Un’altra criticità, – continua Chiodi, – è quella legata alla prevenzione con riferimento agli [i]screening[/i], in quanto continua ad essere sempre bassa la quota di residenti che hanno effettuato test di screening oncologici in programmi organizzati. Tuttavia, con la collaborazione delle Aziende Sanitarie e l’impegno del Sub-Commissario Zuccatelli, speriamo di migliorare anche tale indicatore. Comunque, l’Abruzzo per la prevenzione spende pro-capite di più di Regioni benchmark come Veneto ed Emilia. Riguardo al punteggio sui livelli essenziali di assistenza, – chiarisce il Commissario – che, secondo il verbale, avrebbe avuto un leggero decremento nel 2012 rispetto all’anno precedente, si tratta solo di un punteggio provvisorio che la struttura regionale ha già contestato, dato che non prende in considerazione alcuni posti letto già attivati negli hospice».

«Mi dispiace – continua il Commissario – che, invece, non si dia abbastanza rilievo ai risultati positivi riportati nel verbale stesso, come i miglioramenti che la Regione ha dimostrato nel controllo della domanda ospedaliera (il tasso di ospedalizzazione è passato da 185,9 nel 2009 a 164,9 nel 2012), all’efficienza nella gestione del percorso pre-operatorio, alla pianificazione nell’utilizzo delle sale operatorie e al giudizio positivo sulle azioni intraprese in materia di cure palliative. Sono amareggiato, – conclude il Commissario – per il fatto che ogni volta che c’è¨ una verifica al Tavolo di monitoraggio si debba dare una lettura distorta di un documento tecnico destinato solo ai tecnici che, insieme alla struttura commissariale, stanno costruendo un nuovo percorso sanitario della regione, al fine di adeguare i nostri servizi agli standard ministeriali e a quelli delle regioni benchmark per offrire una sanità di qualità agli abruzzesi, senza aumentare i debiti, le perdite e le tasse degli abruzzesi stessi come accadeva nelle precedenti gestioni».

Di parere opposto è Paolucci: «A maggio si scriverà una nuova pagina per la sanità abruzzese. Inizieremo da subito a scrivere il nuovo Programma operativo, e lo faremo lanciando una capillare stagione di partecipazione con gli operatori della sanità, con i rappresentanti di lavoratori e utenti, con i sindaci, gli amministratori, gli esperti. Non seguiremo l’esempio di Chiodi, che ha scritto il piano guardandosi allo specchio e rifiutando ogni dialogo con chi vive la sanita’ ogni giorno sulla sua pelle».

Lo ha annunciato il segretario regionale del Pd dopo la firma del Programma operativo sulla sanità 2013-2015 il 30 dicembre scorso. «Chiodi – sottolinea Paolucci – ha rinchiuso la sanità abruzzese in una calcolatrice senza volersi confrontarsi con gli addetti ai lavori e i cittadini. Ha preferito firmare l’atto più importante nel pieno della discussione sul bilancio, il 30 dicembre, dimenticando di scrivere parole chiare su aspetti decisivi come la rete dell’emergenza urgenza, l’assistenza domiciliare, l’assistenza agli anziani, gli hospice, la sanita’ territoriale. Viene da chiedersi che fine abbiano fatto i nuovi ospedali promessi da Venturoni. Ma gli abruzzesi stiano tranquilli – conclude Paolucci – perché maggio arriverà presto e di questa gestione sanitaria resterà ben poco. Scriveremo insieme un’altra sanità, pensata e organizzata per gli abruzzesi, una sanità di qualità e moderna».