Bufera Ricostruzione, Cialente: «Fare piena luce»

8 gennaio 2014 | 10:55
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Bufera Ricostruzione, Cialente: «Fare piena luce»

Di prima mattina è un viavai di giornalisti, il vice sindaco, Roberto Riga è nel suo ufficio insieme alle forze dell’ordine che stanno effettuando perquisizioni. Ai piani alti, invece è in corso una giunta urgente. Il sindaco si concede alla stampa, per le prima dichiarazioni, verso le 10. «Mi sento tradito. Sono un garantista, l’unica cosa che mi sento di dire alla magistratura è di fare piena luce sulla vicenda – queste le prime parole del Sindaco – qualsiasi ombra sul processo che va dalla prima emergenza alla ricostruzione getta un discredito terribile. Danneggia l’immagine di una città che deve convincere il mondo di essere ricostruita».

Cialente ha spiegato che si tratta di un fenomeno limitato ad una società che ha effettuato i puntellamenti di palazzo Carli, sede del rettorato. «Spero che tutti gli indagati possano dimostrare la loro innocenza – ha detto – Vladimiro Placidi fu nominato il 15 dicembre 2009 quando decidemmo di rinforzare la giunta con una assessore tecnico. Fu nominato responsabile ricostruzione Beni culturali. Pierluigi Tancredi era consigliere di opposizione, nei primissimi giorni dopo il sisma. Riga mi disse che Tancredi era disposto a dare una mano e mi convinse a firmare una delega per seguire la ricostruzione degli edifici storici, ma la notte stessa fui raggiunto da un migliaio di sms di cittadini arrabbiatissimi e il giorno dopo sospesi l’incarico». Ancora: «La signora Sibilla non la conosco, so che era una dipendente Consorzio Beni culturali e so che è stata collaboratrice di Tancredi. Poi c’è la comunicazione giudiziaria che ha raggiunto il vice sindaco Roberto Riga, che all’epoca non era vice sindaco. Di Gregorio era colui che seguiva gli appalti».

Poi la domanda a bruciapelo: sindaco ha pensato alle dimissioni? «Dimettermi? Certo l’idea balena quotidianamente. Oggi sarebbe dovuto arrivare un ministro che non è venuto perchè non ha niente da darmi. Da 1.500 giorni faccio 12, 13 ore di lavoro. Ho sempre raccomandato a tutti la massima trasparenza perché abbiamo gli occhi del mondo addosso. Ecco perché mi sento tradito. Devi stare attento perfino a vedere con chi prendi il caffè».