
«Un fulmine a ciel sereno su una vicenda che non conosco. Confido nella magistratura, che faccia il suo corso, fornirò elementi per mettere in evidenza la mia piena estraneità». Così il vice sindaco dell’Aquila, Roberto Riga, indagato nell’ambito dell’operazione su tangenti e appalti post-terremoto che ha portato a 4 arresti.
«Per le mie azioni c’è la piena tracciabilità – sottolinea – comunque ho un’informazione di garanzia, non un rinvio a giudizio». Quanto alle possibili conseguenze politiche e in particolari eventuali dimissioni dalla Giunta Cialente, «non ci sto ancora pensando», conclude.