
Una trentina di persone in rivolta sotto la sede comunale di Villa Gioia all’Aquila dopo i quattro arresti nell’ambito dell’inchiesta della procura della Repubblica su tangenti e appalti post-terremoto.
Il sit-in è nato sulla rete, è stato infatti lanciato dalle bacheche di Facebook e gli aquilani, in aumento, stanno arrivando alla spicciolata per portarsi nel piazzale dove faranno sentire la loro voce.
Oltre agli indagati, i cittadini prendono di mira anche il sindaco del capoluogo, Massimo Cialente: «Ha affermato di essersi sentito tradito, ma dovrebbe dimettersi anche lui perché questa è un’aggravante, non sa scegliere le persone della sua squadra di governo», ha detto una cittadina, Graziana, parlando delle dimissioni del vicesindaco, Roberto Riga, indagato per corruzione.
«Era stato proprio Cialente a scegliere Pierluigi Tancredi», ha ricordato un’altra aquilana, Carla, in riferimento alla posizione di uno dei quattro arrestati ai domiciliari, l’ex assessore e consigliere d’opposizione Pierluigi Tancredi.