Cialente nella bufera: «Non fuggo»

9 gennaio 2014 | 12:32
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Cialente nella bufera: «Non fuggo»

«Più volte penso di mollare, la tentazione è enorme ma di fatto sarebbe una fuga dalle attuali difficoltà». Ad affermarlo il sindaco, Massimo Cialente, intervenendo ai microfoni di Radio Città Futura, in merito agli arresti per il giro di tangenti nella ricostruzione post terremoto.

«Sono abbastanza disperato: è chiaro che in questo momento c’è uno scontro politico – ha proseguito Cialente – perché non ci sono soldi, non c’è un progetto di come finanziare la ricostruzione, c’è lo scontro con l’Europa per questa vergogna che anche in caso di calamità naturale gli Stati membri non possono sfondare il 3%. Stanotte non ci ho dormito – ha raccontato Cialente – l’unica via d’uscita che io vedo è che la magistratura faccia veramente chiarezza. Se le accuse si dovessero rivelare vere anche per l’1%, è la qualità di quello che è successo che è di una gravità estrema e che getta una luce terribile».

Per Cialente sono necessarie regole più stringenti: «Il Governo doveva fare dall’anno scorso dei decreti attuativi della legge Barca – ha concluso – decreti che non sono mai stati fatti».