
In Abruzzo, nelle otto carceri presenti sul territorio regionale, al 31 dicembre 2013 erano presenti 1.935 detenuti, a fronte di una capienza regolare pari a 1.533, con un esubero di 402 unità e un indice di affollamento pari al 26,2%, che raggiunge il 72,5% nel caso di Teramo. Nel corso dell’anno si sono registrati un suicidio, a Pescara, 31 tentati suicidi e 118 atti di autolesionismo. Lo rileva lo studio annuale condotto dalla Uil-Pa.
Dodici, in tutto, le aggressioni, quali violenze, minacce e resistenza, agli agenti di Polizia penitenziaria ed una sola tentata evasione, a Pescara.
L’indice di affollamento delle carceri abruzzesi è inferiore rispetto alla media nazionale, pari al 41,1%. Oltre a Teramo, dove si contano 166 esuberi di presenze, l’indice di affollamento supera la media nazionale anche a Sulmona (L’Aquila), con il 54,6% e 167 esuberi su 473 presenze a fronte della capienza di 306 unità. Indice al 40,3% e 79 esuberi a Lanciano (Chieti), seguito da Avezzano (39,2%, 20), Chieti (33,7%, 28), Pescara (3,3%, 9). Indice negativo, invece, per le carceri di Vasto (-16,7%, -34) e L’Aquila – 41 bis (-17,3%, -33%).
«Il 2013 – commenta il segretario generale della Uil-Pa, Eugenio Sarno – fa registrare importanti e generalizzate diminuzioni degli eventi critici più significativi. Un segnale incoraggiante che premia i sacrifici e la professionalità del personale impegnato nelle frontiere penitenziarie, ma che è anche conseguenza di scelte intelligenti operate dai vertici del Dap. L’auspicio, quindi, è che il Governo, Cancellieri in testa, e il Parlamento, lavorino per sostenere lo sforzo organizzativo ed innovativo posto in campo dall’Amministrazione Penitenziaria».