
«La riunione di maggioranza che si è tenuta oggi ha analizzato la gravità dello scenario generato dalle dimissioni del sindaco Massimo Cialente, alla luce soprattutto degli interessi della città e della sua ricostruzione». Così i gruppi consiliari al termine della riunione di oggi dipingono il panorama ‘fosco’, a detta loro, che si aprirà, per L’Aquila, nel ‘post Cialente’.
«Non era assolutamente all’ordine del giorno – si legge in una nota – la scelta di un candidato sindaco e nessuna forza politica ne ha parlato. Tutti gli intervenuti hanno ribadito la solidarietà, umana e politica, a Massimo Cialente, nella consapevolezza che oggi vada difesa con orgoglio la sua onorabilità e l’onorabilità di tutto il centro sinistra. Abbiamo lavorato tutti, con onestà e dedizione, in una situazione difficilissima ed inaspettata come solo quella generata da un terremoto può essere. E di questo solo vogliamo parlare con i cittadini, le associazioni, i rappresentanti delle imprese e dei lavoratori».
«La priorità, oggi, – concludono i consiglieri – è quella di riaffermare il diritto della città ad avere una ricostruzione rapida e partecipata , anteponendo l’interesse dei cittadini a quello del sistema politico. Per questi motivi i gruppi consiliari di maggioranza chiedono al Presidente del Consiglio Comunale di convocare, al più presto, un Consiglio comunale che chieda un incontro al Governo per chiarire il senso delle recenti dichiarazioni del ministro Trigilia e che, al contempo, ottenga precisi impegni sui prossimi finanziamenti per la ricostruzione. Infine i gruppi di maggioranza hanno deciso di convocare nei prossimi giorni un’assemblea pubblica, alla presenza dei cittadini, per stabilire insieme il cammino più utile al futuro dell’Aquila».
Giovanni Lolli aggiunge, dopo le varie notizia apparse sul web che lo volevano già ‘erede di Cialente’ de L’Aquila: «Desidero sottolineare che nel corso della riunione di oggi della maggioranza consiliare non si è parlato della mia candidatura a sindaco, né mi è stata rivolta alcuna richiesta in questo senso».
«Non è con la ricerca di un fantomatico uomo della provvidenza che si risolve la difficile fase apertasi con le dimissioni di Massimo Cialente».
«Occorre ribaltare l’approccio, lasciare un istante da parte le persone per ragionare sulle idee, i programmi e le alleanze. A una nuova ulteriore fase di problemi per la nostra città deve corrispondere una nuova stagione della politica, di cui il centrosinistra deve rendersi motore e protagonista».