Governance Poll, Cialente perde consensi

13 gennaio 2014 | 16:51
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Governance Poll, Cialente perde consensi

A due giorni dalle dimissioni del sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, che ha lasciato dopo lo scandalo che ha travolto il comune per presunte tangenti nella ricostruzione, i risultati del sondaggio ‘Governance Poll 2013’, curato da Ipr Marketing per il Sole 24 Ore, vedono l’ex primo cittadino scendere dal 17esimo posto del 2012 al 63esimo di quest’anno.

Cialente, secondo sindaco abruzzese a comparire nella graduatoria, ha ottenuto il 50% dei consensi, pari al 9,2% in meno rispetto al giorno delle elezioni e al 7,5% in meno rispetto al 2012. L’ex primo cittadino, al suo secondo mandato con la coalizione di centrosinistra, era stato eletto la prima volta nel 2007 e poi confermato nel 2012.

IN ABRUZZO IL PIU’ AMATO E’ DI PRIMIO – E’ il sindaco di Chieti, Umberto Di Primo, il primo abruzzese a comparire nella graduatoria dei sindaci più apprezzati, nell’ambito del sondaggio ‘Governance Poll 2013’, realizzato da Ipr Marketing per il Sole 24 Ore.

Dopo Di Primio, che si colloca al 26esimo posto della classifica nazionale, ci sono i sindaci dell’Aquila e Pescara, Massimo Cialente e Luigi Albore Mascia (63esimo posto) e quello di Teramo, Maurizio Brucchi (99esimo), tra gli ultimi in Italia.

In particolare, nella graduatoria dei sindaci dei capoluoghi di provincia italiani, il primo cittadino di Chieti ottiene il 55% dei consensi, ovvero il 6,4% in meno rispetto al giorno delle elezioni. Il sindaco ottiene gli stessi consensi dell’edizione 2012, quando, però, era al 37esimo posto. Luigi Albore Mascia, che passa dall’84esima alla 63esima posizione, cresce di due punti percentuali rispetto allo scorso anno (48%) ed ottiene il 50% dei consensi, cioè il 4,5% in meno rispetto al giorno delle elezioni. Brucchi, con il 42% dei consensi, fa registrare la maggiore flessione tra gli abruzzesi: -6% rispetto allo scorso anno e -15,1% rispetto al giorno delle elezioni.

IN ITALIA VINCE CATTANEO (PAVIA) – Largo ai giovani in politica anche sul piano locale. Secondo il sondaggio Governance Poll 2013 condotto dalla società Ipr Marketing sul consenso di cui godono i sindaci dei comuni capoluogo e dei presidenti di Regione, é Alessandro Cattaneo di Pavia il primo cittadino più amato dagli italiani. Cattaneo, guadagna ben 11 punti rispetto al 2013 riportando in vetta un esponente del centrodestra. Secondo il sindaco di Bari Michele Emiliano con il consenso del 66% dei baresi. Terzo Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno con il 65%.

Tra i sindaci dunque un nuovo primatista in vetta ed un ritorno. Infatti, se al primo posto si piazza il sindaco di Pavia Alessandro Cattaneo, al secondo Michele Emiliano é all’apice della propria personale relazione con la città, ottenendo a Bari il consenso di 66 baresi su cento, risultato che gli consente di concludere il mandato di primo cittadino della città pugliese con la massima soddisfazione. Completa il podio Vincenzo De Luca, primo cittadino di Salerno che con il 65%, si conferma ancora un a volta nella parte alta della classifica.

Alle sue spalle irrompono due dei sindaci neoeletti: Carlo Capacci (Imperia) con il 64,5% e Valeria Mancinelli (Ancona), che conquista il 63%. Segue, al temine del suo primo mandato, il sindaco di Trento Alessandro Andreatta, che ottiene il 62%, in crescita del 2% rispetto alla graduatoria dello scorso anno.

Le difficoltà al tempo della crisi e dei tagli si fanno sentire nel risultato che in generale i sindaci raccolgono: da notare che quest’anno sono solo 10 gli amministratori che registrano un risultato superiore o pari al 60% mentre due città su tre (65%) vedono i sindaci accusare una flessione dei propri consensi.

Tra le grandi città si fanno notare Piero Fassino (Torino) che con il 58% rimane stabile nella parte alta della graduatoria, e Matteo Renzi (Firenze) che guadagnando tre punti rispetto alla graduatoria dello scorso anno sale al 55%.

In pesante caduta il sindaco di Roma, Ignazio Marino che ottiene il 56,5% dei consensi perdendo il 7,4% rispetto al giorno dell’elezione.

Alle prese con vertenze di difficile soluzione registrano flessioni i sindaci che con il successo ottenuto da outsider avevano fatto pensare a una possibile nuova onda civica: se il sindaco di Genova, Marco Doria perde 15 punti in un anno, scendendo al 48%, il primo cittadino di Milano, Giuliano Pisapia, oggi è al 51% con un calo di 9 punti rispetto allo scorso anno. Stesso livello di consenso (51%) al Sindaco di Napoli Luigi De Magistris che l’anno scorso poteva contare invece su un 59% di ben altro spessore. In calo ulteriore anche il sindaco grillino di Parma Federico Pizzarotti che in un anno perde il 4% scendendo al di sotto della soglia del 50% (49%).