
«Non trovo niente di nuovo, certo l’assoluzione dall’inchiesta sull’Accademia dell’Immagine gli ha fatto piacere, ma i motivi di fondo non sono cambiati». L’ex parlamentare del Pd Giovanni Lolli commenta così le voci legate ad un possibile ripensamento del sindaco dimissionario dell’Aquila, Massimo Cialente, che ha presentato le dimissioni in seguito all’inchiesta sulle presunte tangenti negli appalti della ricostruzione, che per la prima volta ha coinvolto il Comune.
Cialente da domenica ha venti giorni di tempo per ritirare le dimissioni, anche se in questi giorni ha più volte spiegato di «aver chiuso con la politica».
Lolli fa parte della delegazione del centrosinistra che oggi sarà ricevuta dalla segreteria nazionale del Pd. «Ci sono in ballo due grosse questioni politiche: l’impegno del governo nei confronti dell’Aquila, che deve diventare davvero una grande questione nazionale, e la ‘manifestazione popolare del centrosinistra‘, venerdì pomeriggio, che ci farà capire l’umore della città – ha spiegato ancora Lolli – poi Cialente valuterà e farà le sue considerazione sulle sue dimissioni».