Strada dei Parchi, risoluzione contro gli aumenti

14 gennaio 2014 | 15:04
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Strada dei Parchi, risoluzione contro gli aumenti

Il gruppo consiliare del Pd della Regione Abruzzo ha presentato questa mattina una risoluzione per «impedire il pesante aumento dei pedaggi autostradali sulle tratte della A24 e A25». Il testo è stato inviato, per conoscenza, al ministro dei Trasporti Lupi e alle forze sociali abruzzesi.

«Gli aumenti sono illegittimi – sottolinea il capogruppo Camillo D’Alessandro – perché nel calcolo degli investimenti che Strada dei Parchi presenta nell’ultimo quinquennio per giustificare gli aumenti stessi, la maggior parte è riferibile alla costruzione delle complanari ovvero due nuove carreggiate esterne all’autostrada A24, che nulla hanno a che fare con le tratte abruzzesi delle autostrade A24-A25, ma al contrario sono infrastrutture al servizio del traffico della città di Roma».

«Chiediamo – aggiunge D’Alessandro – che dal calcolo degli investimenti che Strada dei Parchi spa effettua sulle A24 e A25 venga scorporato quello per le complanari in modo tale da rimodulare il canone concessorio e scongiurare gli aumenti per il 2014».

«Da come si evince nei dati riportati dalla CGIA di Mestre – rileva D’Alessandro – l’Abruzzo si pone su quello che è stato definito il ‘podio dei tartassati‘, con un incremento dell’8,28% su una media generale che si ferma al 3,9%. L’aumento previsto per il 2014 è inoltre legato sia alla discutibile classificazione “montana” della A24 e A25, che agli effettivi investimenti realizzati. Questo adeguamento tariffario penalizza ulteriormente le aree interne dell’Abruzzo ed è un ulteriore colpo all’economia regionale che rischia di far tracollare un intero sistema di trasporti e di relazioni».

«Il presidente Chiodi difenda gli abruzzesi, chiedendo al ministro Lupi di mantenere almeno una promessa per l’Abruzzo, visto che dei 207 milioni di euro promessi lo scorso giugno si è persa ogni traccia – aggiunge il consigliere Giuseppe Di Pangrazio – Se il presidente della Regione non riesce ad ottenere finanziamenti dal Governo deve almeno provare ad evitare degli aumenti ingiustificati perché riferibili ad arterie che servono la città di Roma».

«In un momento di crisi così lunga e pesante per l’economia e le famiglie abruzzesi – conclude Ruffini – spremere ancora i cittadini con aumenti elevati e ingiustificati è intollerabile e al limite dell’abuso e della prepotenza».