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«La ricostruzione del Capoluogo d’Abruzzo è questione nazionale e non deve essere minata da singoli episodi di grave cedimento morale che stanno condizionando l’opinione pubblica ed oscurando l’immagine aquilana al resto della Nazione».
Così il vice sindaco dell’Aquila Betty Leone che ha presieduto la riunione, al Comune dell’Aquila, tra l’amministrazione di centrosinistra, i sindacati, le associazioni di categoria e gli ordini professionali.
La linea decisa è quella di chiedere un incontro urgente col Governo per avere certezza sui flussi della ricostruzione e sui fondi già stanziati per le attività sul territorio.
Assente Massimo Cialente, sindaco dimissionario sulla scia delle ripercussioni politiche sull’amministrazione di centrosinistra dell’inchiesta della procura della repubblica sulle presunte tangenti nella ricostruzione che per la prima volta hanno coinvolto il Comune con due ex amministratori e il vice sindaco dimessosi.
«Mi auguro – ha detto il vice sindaco – che il Governo sappia aprirsi alle nostre richieste, consapevole del fatto che un arresto della Città dell’Aquila comporterebbe anche ripercussioni negative sul Pil nazionale. Solo l’intervento deciso e consapevole del Governo – conclude la Leone – può, in questo momento scongiurare l’aggravamento di una situazione già pesante da sostenere. Abbiamo bisogno di certezze che ci garantiscano la possibilità di procedere secondo quanto stabilito nel cronoprogramma».