
E’ stato pubblicato sul sito del Comune dell’Aquila un ulteriore elenco, il settimo, relativo al finanziamento per la ricostruzione privata di immobili, dell’importo complessivo di 131 milioni 384mila 422 euro.
I fondi sono quelli stanziati nella delibera Cipe numero 50 del 2013 e gli impegni sono distribuiti su due annualità. Si tratta, rispettivamente, di 99 milioni 645mila 104 euro per il 2014 e di 31 milioni 739mila 318 euro per il 2015.
L’elenco delle pratiche ammesse al finanziamento, relative dunque a immobili per cui si possono avviare i lavori, comprende 107 milioni 498mila 775 euro per i centri storici e 23 milioni 885mila 647 euro per le periferie.
«E’ questa – commenta l’assessore alla Ricostruzione, Pietro Di Stefano – la migliore risposta al ministro Trigilia e alle sue affermazioni sul ‘tiraggio annuo di soli 500 milioni’ tra tutti i Comuni del cratere e sul fatto che per la ricostruzione della città dell’Aquila e del suo comprensorio non debbano essere trasferite ulteriori risorse». «Si rammenta infatti – prosegue Di Stefano – che la disponibilità complessiva, assicurata dalla richiamata delibera Cipe numero 50 del 2013, è di 114 milioni 483 mila 474 euro all’anno, dal 2014 al 2019, e che l’azione del Comune, oggi, si è potuta concentrare sulle annualità 2014 e 2015, le quali, in mancanza di nuovi provvedimenti, sono le sole con immediata autorizzazione sul trasferimento di cassa. Tuttavia il dato dimostra che la programmazione è ben avviata e che la risposta sulle risorse è l’unico vuoto da riempire per dare solidità alla ricostruzione della città dell’Aquila, delle sue frazioni e dei Comuni del cratere sismico».
«L’occasione – prosegue Di Stefano – mi è propizia per rispondere alle ultime esternazioni del ministro Trigilia che, per i suoi ripetuti atteggiamenti, dovrebbe cambiare la denominazione del suo dicastero, poichè egli è più ministro di ‘divisione’ che di ‘coesione’ dei territori. Per la confusione che fa tra sviluppo strategico e pianificazione territoriale, gli rinnovo la richiesta, sinora rimasta senza risposte, di un confronto proprio sulle materie oggetto dell’intervista rilasciata al quotidiano ‘La Stampa’ lunedì 13 gennaio».