
«Rispondo alle ultime esternazioni del ministro Trigilia che, per i suoi ripetuti atteggiamenti, dovrebbe cambiare la denominazione del suo dicastero, poiché egli è più ministro di ‘divisione’ che di ‘coesione’ dei territori».
Così l’assessore comunale dell’Aquila alla ricostruzione Pietro Di Stefano sulla polemica tra il centrosinistra aquilano, in particolare il sindaco dimissionario, Massimo Cialente, e il ministro per la coesione territoriale Carlo Trigilia, inviato del governo per la ricostruzione.
«Per la confusione che fa tra sviluppo strategico e pianificazione territoriale, gli rinnovo la richiesta, sinora rimasta senza risposte, di un confronto proprio sulle materie oggetto della sua intervista rilasciata lunedì 13 gennaio – ha continuato Di Stefano – Nell’attesa di un suo riscontro, lo informo intanto che:
1. La ricostruzione oggi è per la maggior parte attesa dai centri storici e le nostre norme, locali come regionali, pur vetuste, assolvono perfettamente a questo compito.
2. Il Comune dell’Aquila ha già adottato gli atti per la revisione del proprio Piano regolatore generale, che riguarda la pianificazione dell’intero territorio comunale, e non una limitata parte di esso, con l’obiettivo di arrivare a consumo di suolo “zero”.
3. Il Consiglio Comunale ha approvato il Piano di Ricostruzione, nel quale sono contenute le linee di indirizzo strategico per la ricostruzione, il Piano per lo Sviluppo strategico ed economico (con quattro punti cardine: università, ambiente, sviluppo turistico e industria di qualità), e il Piano della mobilità, per arrivare alla pedonalizzazione del centro storico cittadino».