
Con la disdetta del Contratto di Servizio siglato nel 2009 tra Regione Abruzzo e Trenitalia, e la concomitante scadenza del Contratto con Sangritana si è di fatto aperta una fase nel TPL su ferro che porterà alla indizione di una gara europea per l’affidamento dei servizi.
Per Cgil, Cisl e Uil Trasporto Ferroviario la prospettiva della competizione tra Imprese non può prescindere da una chiara ed inequivocabile salvaguardia contrattuale dei lavoratori.
«La gara per l’affidamento dei servizi di TPL su ferro non può essere giocata sulla pelle dei lavoratori. Per questo l’Ente appaltante, ovvero la Regione Abruzzo, ha l’obbligo di prevedere quale elemento vincolante quello dell’applicazione del CCNL della Mobilità – Attività Ferroviarie e la salvaguardia dei livelli occupazionali. Su questi temi, anche in altri settori produttivi, si è spesso assistito al fenomeno denominato dumping contrattuale, ovvero alla prassi di far ricadere unicamente sul costo del lavoro e sulle norme contrattuali la scure della concorrenza. Nel caso del trasporto su ferro le norme contrattuali hanno fortissima incidenza sulla sicurezza degli operatori e della utenza».
Per le Organizzazioni Sindacali infatti «la poca affinità alla concorrenza che contraddistingue molte imprese fa si che al posto della competitività, della capacità organizzativa e della applicazione di adeguate economia di scala ci si limiti al taglio del costo del lavoro quale unico elemento utile a presentare una offerta con il maggior ribasso. Si scarica sul lavoro l’incapacità manageriale. A questa scellerata ipotesi ci contrapporremo con decisione».
Un’ultima considerazione sulle gare: «la gara è di per sé potenzialmente vantaggiosa per le casse erariali ma nasconde anche delle insidie, ovvero la possibilità che risponda solo una Impresa ferroviaria o, seppur remota, che non risponda nessuna Impresa, In entrambi i casi, anche se per motivi diversi, il rischio è che si abbiano effetti e ricadute anche peggiori di quelle del monopolio, come ad esempio una peggiore qualità del servizio a fronte di un costo sostanzialmente invariato del servizio stesso o il ritorno ad un regime di monopolio per mancanza di Imprese interessate».