
di Antonella Calcagni
Anche il cratere chiede al sindaco dell’Aquila Massimo Cialente di restare in municipio. Ieri nella sede del Pd più di venti sindaci di area centrosinistra si sono incontrati per dare l’adesione alla manifestazione di domani, tesa a chiedere al sindaco Cialente di ritirare le dimissioni.
Il coordinatore delle aree omogenee Emilio Nusca ha sottolineato la propria vicinanza al sindaco dell’Aquila e il sostegno «scontato» alla città. Superate le incomprensioni in sede ministeriale per la questione dei fondi, Nusca ha puntualizzato che il cratere non vuole i soldi aquilani, ma necessita di 600 milioni per finanziare i progetti approvati. Per il coordinatore sarebbero incalcolabili gli effetti del commissariamento, ma ha ammesso che forse, anche per colpa di Cialente, L’Aquila è rimasta isolata.
È scattata poi la difesa del ministro Trigilia le cui dichiarazioni, per Nusca, sarebbero state strumentalizzate. «Ci ha detto che i soldi arriveranno in un flusso costante, la questione del bancomat è stata travisata». «È stato proprio il ministro – ha ricordato il coordinatore – a bloccare la delibera pre Cipe che prevedeva il trasferimento dei soldi del cratere alla città dell’Aquila».
Al tavolo dei relatori, c’erano Giovanni Lolli, il segretario del Pd Stefano Albano e il provinciale, Mario Mazzetti. Lolli ha sintetizzato la situazione economica del cratere con il conto delle risorse e la prospettiva di acciuffare almeno una parte del gruzzolo dello scudo fiscale. «Se ci costringono a litigare su 500 milioni, meglio andare a casa – ha detto – Il ministro Trigilia ci ha messo gli uni contro gli altri. Oggi Letta ha ascoltato Legnini vedremo se riusciremo ad incontrarlo nei prossimi giorni». «E’ molto difficile che Cialente ci ripensi, ma io gli ho detto che non può impedirmi di sperare. Questa manifestazione ci servirà per capire se la città c’è, se una parte consistente di essa pensa che siamo ancora degni. Se Cialente non tornerà indietro noi vogliamo capire se siamo ancora degni di governare questa città».
Proprio sulle finalità della manifestazione si è mostrato un po’ scettico, prima del suo intervento, sempre Emilio Nusca: «Non ho capito bene le finalità dell’evento: è per far restare Cialente o per sondare gli umori della città sul centrosinistra? Credo che molti sindaci del cratere non lo abbiano ancora capito».