«Noi abbiamo i morti e loro i soldi»

16 gennaio 2014 | 12:32
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«Noi abbiamo i morti e loro i soldi»

«Cosa ho pensato dell’inchiesta a L’Aquila? Ho pensato che noi abbiamo i morti e loro hanno i soldi».

Lo ha detto Angelo Lannutti che nel crollo della Casa dello studente ha perso la figlia e che oggi guida l’Avus, l’associazione delle vittime universitarie del sisma del 6 Aprile 2009.

Lannutti è intervenuto all’università di Chieti alla presentazione di premio di laurea ‘Avus 6 aprile 2009’ destinato al miglior lavoro universitario di prevenzione sismica in collaborazione con il Consiglio nazionale dei Geologi e l’Università “Gabriele D’Annunzio”.

Gli arresti e le polemiche seguite all’inchiesta della Procura aquilana non hanno scosso più di tanto Lannutti «già la mattina del 6 aprile quando ero all’Aquila avevo avuto l’impressione che era iniziato un grande affare: a me il terremoto ha cambiato per sempre la vita, all’Aquila ha regalato tanti soldi. Queste ultime vicende non hanno fatto che confermare quello che pensavo. Tutti i governi si sono sempre occupati del cratere geografico e mai del cratere dei lutti, specie pensando a quei ventimila studenti che erano il motore economico della città».