
Gli snowboarders della Fisip sono in buone mani.
Proprio nella stagione che vedrà l’esordio delle tavole alla Paralimpiade con l’inserimento della disciplina nel programma dei Giochi di Sochi (7-16 marzo), la Federazione Italiana Sport Invernali Paralimpici ha deciso di affidarsi all’abruzzese Paolo Di Pietro, fisioterapista presso l’Istituto Neurotraumatologico Italiano di Canistro.
«Alla fine di ottobre dell’anno scorso, sullo Stelvio, ho conosciuto Silvia Bresciani, responsabile tecnico della Nazionale italiana di parasnowboard e ho subito cominciato a lavorare con i ragazzi – racconta il trentatreenne abruzzese –.
Sulla neve affronto patologie diverse rispetto a quelle che mi trovo davanti nella routine quotidiana, ma allo stesso tempo ho a che fare con atleti dotati di una forza di volontà incredibile. Si è creata una grande empatia e sono loro a mettermi a mio agio, permettendomi di lavorare nel migliore dei modi».
Ed è già tempo di trasferte per Paolo: nel mese di gennaio, infatti, volerà con la delegazione della Fisip in Nordamerica, dove gli atleti della Nazionale azzurra saranno impegnati nelle prime uscite di Coppa del Mondo, valide come qualifiche paralimpiche per Sochi: «Sono lusingato di avere questa possibilità e ringrazio la Federazione ed il suo presidente Tiziana Nasi per avermi dato questa stimolante possibilità, che mi permette di sperimentare nuovi campi.
Con i due preparatori Jacopo Piccardi ed Andrea Capuzzo c’è una grande collaborazione, così come con lo staff tecnico e gli atleti. Sarò pronto 24 ore su 24 con creme e bendaggi, sperando che ce ne sia pochissimo bisogno e che i ragazzi ottengano grandi risultati».
Un’esperienza che potrebbe un giorno tornare utile all’intraprendente fisioterapista abruzzese per aiutare anche la sua terra: «Un giorno mi piacerebbe essere una persona di riferimento per lo snowboard nel centro Italia. Regioni come Lazio ed Abruzzo hanno un potenziale di utenti molto alto e con impianti come quello di Ovindoli si potrebbe cominciare ad avviare gli atleti disabili sulle nevi facendogli scoprire la bellezza dello snowboard».