
L’Associazione italiana allevatori (Aia), per la settima volta consecutiva, ha deciso di celebrare in forma solenne la festa di Sant’Antonio Abate, protettore degli animali e patrono di tutti gli allevatori, che ricorre il 17 gennaio. Più di 4 mila allevatori provenienti da tutta la Penisola si sono dati appuntamento a piazza San Pietro per partecipare alla messa celebrata dal cardinale Angelo Comastri e visitare la fattoria a cielo aperto allestita davanti al colonnato del Bernini.
{{*ExtraImg_182740_ArtImgRight_300x192_}}All’iniziativa ha partecipato anche l’associazione Passione Caitpr, che ha portato nella capitale numerosi cavalli agricoli italiani da tiro pesante rapido ‘targati’ L’Aquila. I cavalli lucolani di Anna Diamanti e Enrico Cordeschi hanno sfilato per via della Conciliazione con un attacco di eleganza, rendendo onore all’intera Regione.
«La celebrazione della festività di Sant’Antonio – ricorda il presidente dell’Aia Pietro Salcuni – è una delle ricorrenze più sentite nelle campagne italiane. In questa giornata, da sempre, si benedicono le stalle e gli animali».
Si tratta di una «devozione antica», che si perde nel tempo, testimoniata dalle immagini e dalle statue votive del santo che vengono esposte all’esterno delle aziende agricole a protezione di uomini, mandrie e raccolti. «È il segno tangibile di una fede antica, profondamente legata alla radice cristiana della famiglia contadina», commenta Salcuni.
{{*ExtraImg_182741_ArtImgRight_300x192_}}In questo ambito si inquadra la manifestazione promossa dall’Aia a San Pietro, che anche nel 2014 ha potuto contare sulla presenza del cardinale Angelo Comastri, vicario generale di papa Francesco per lo Stato di Città del Vaticano. Nell’omelia non sono mancate le parole di incoraggiamento per gli allevatori e le loro famiglie: «Il Signore – ha detto Comastri – ci ha fatti custodi e non padroni del Creato ed è in quest’ottica che dovete condurre la vostra attività di agricoltori. Tenendo sempre ben presente che se manca la luce della fede il Libro della vita è indecifrabile. Un valore di inestimabile importanza che vi esorto a trasmettere alle giovani generazioni».
Al termine della messa in piazza Pio XII è proseguita la tradizionale benedizione di uomini e animali, con i cavalli e i cavalieri che hanno partecipato alla sfilata lungo via della Conciliazione, aperta dalla Fanfara del IV Reggimento Carabinieri a cavallo.