
La vice sindaco e assessore alla Cultura Elisabetta Leone e l’intera giunta comunale esprimono il proprio cordoglio per la scomparsa del maestro Claudio Abbado.
«Sono profondamente costernata – ha dichiarato Leone – e con me l’intera giunta comunale, per la scomparsa del maestro Claudio Abbado, una grande figura del mondo della cultura e della musica. Una personalità che ha dato un contributo di straordinario rilievo alla crescita del Paese e all’affermazione dell’immagine dell’Italia, nel resto del mondo, quale patria di talenti e fucina di cultura. La città dell’Aquila lo ricorda con particolare affetto e ne piange la scomparsa con grande commozione, in virtù della vicinanza più volte espressa e concretamente dimostrata al capoluogo d’Abruzzo, soprattutto a seguito del sisma del 6 aprile 2009. Il maestro Abbado, che tenne un memorabile concerto all’Aquila nel giugno 2009, dopo il sisma che aveva devastato la città e distrutto i suoi luoghi di cultura e di spettacolo, si impegnò in prima persona per restituire questi spazi, vitali per la comunità».
«Per tale ragione – ha proseguito la vice sindaco Leone, a nome dell’intera giunta comunale – ha avviato un proficuo dialogo con un altro grande maestro, l’architetto Renzo Piano, suo amico ed estimatore, affinché dotasse la città di una struttura che, temporaneamente, sostituisse l’Auditorium “Nino Carloni”, reso inagibile dal sisma. Fu proprio Claudio Abbado, insieme con la straordinaria Orchestra Mozart, a inaugurare, con uno storico concerto, l’Auditorium del Parco, nell’ottobre del 2012. Un atto di eccezionale generosità nei confronti dell’Aquila, in linea con altre encomiabili iniziative del maestro, come quella di devolvere il proprio stipendio di senatore a vita alla Scuola di Musica di Fiesole, affinché donasse borse di studio a giovani musicisti meritevoli».
«La sua straordinaria parabola nella musica, che lo ha portato, negli anni, tra le altre cose, alla direzione musicale della Scala, della Staatsoper di Vienna e della Filarmonica di Berlino – ha concluso Leone – ha, proprio in questa dimensione di sensibilità umana, un ulteriore arricchimento. La Città dell’Aquila oggi piange il “suo” maestro, per aver dato a tutti noi uno sprone e una segnale di nuova vita e di speranza e, soprattutto, per aver creduto, concretamente, nella sua rinascita».
SINFONICA ABRUZZESE: LAVOREREMO IN SUA MEMORIA – «Quando un artista, come Claudio Abbado, ha donato così tanto alla cultura e all’Italia non si può far altro che ricordare tutto il bene ricevuto. L’Istituzione Sinfonica Abruzzese, una delle 13 Ico italiane (Istituzioni Concertistico Orchestrali), vuole ricordare, in questo giorno di tristezza, quanto di buono ci ha lasciato un grande personaggio della musica italiana». E’ quanto si legge in una nota della stessa istituzione.
Poi l’annuncio: «Ricorderemo il grande direttore d’orchestra con la costante passione che ci contraddistingue, suonando ogni giorno nei luoghi deputati alla cultura e in ogni piazza dove potremo esibirci». «Non è trascorso in questi anni un solo giorno – prosegue la nota – in cui Abbado non abbia espresso preoccupazione sulla situazione culturale, sempre più abbandonata dalle istituzioni. Una vita, la sua, spesa a favore della musica a contatto con i giovani, futuro del nostro Paese. La cultura è un bene comune primario come l’acqua; i teatri le biblioteche i cinema sono come tanti acquedotti. Faremo nostra questa affermazione continuando a lavorare in memoria di un grande personaggio che ha contribuito a formare la storia musicale italiana».