
Massimo Cialente avrebbe intenzione di ritirare le dimissioni da sindaco dell’Aquila e di tornare in sella. L’annuncio, ormai dato praticamente per certo, verrà fatto nella conferenza stampa convocata per domani alle 12 dal vicesindaco, Betty Leone.
Il ripensamento di Cialente, cui il centrosinistra che amministra il Comune ha chiesto con forza di tornare sui propri passi, sarebbe stato confermato da fonti bene informate molto vicine proprio al primo cittadino.
Cialente aveva deciso di abbandonare, sgombrando anche il suo ufficio, l’11 gennaio scorso dopo la bufera giudiziaria che ha coinvolto per la prima volta il Comune dell’Aquila in seguito all’inchiesta della procura aquilana su presunte tangenti per la ricostruzione post-sisma. Coinvolti ex amministratori e il vicesindaco, Roberto Riga, che si è dimesso prima di Cialente.
Il Primo cittadino, non indagato, avrebbe avuto il tempo di decidere fino al 31 gennaio prossimo. Sempre stando alle persone più vicine al sindaco dimissionario, con il ritorno di Cialente partirebbe «un nuovo percorso che va in due direzioni: maggiori controlli soprattutto nella ricostruzione privata e una maggiore prospettiva nel rilancio della città colpita dal tragico terremoto del 6 aprile 2009».
Sarebbe previsto un rimpasto in giunta, non solo per sostituire il vicesindaco Riga. Si vocifera dell’ingresso dell’ex sottosegretario e parlamentare del Pd Giovanni Lolli e di quello, come consulente per la legalità, dell’ex procuratore di Pescara ai tempi dell’inchiesta di Sanitopoli, Nicola Trifuoggi.
«Si prepara una vera e propria rivoluzione nel tentativo di riguadagnare immagine e credibilità nei confronti dell’opinione pubblica nazionale con la quale alla luce della campagna di stampa nazionale siamo in grande difficoltà», avrebbero spiegato ancora gli uomini più vicini a Cialente.
Secondo fonti bene informate, domani, prima della conferenza stampa dell’annuncio del ritorno del sindaco dimissionario sarebbe in programma una riunione della giunta in cui si approverà una delibera che determinerà la rotazione di funzionari e dirigenti. Questo andando incontro alle richieste che arrivano a gran voce dalle opposizioni in Consiglio comunale, dal mondo dei comitati e dalla cittadinanza, dopo gli scandali giudiziari e mediatici degli ultimi mesi.
Nei prossimi giorni comincerà un giro di consultazioni: l’ intenzione è quella di ascoltare le forze sociali, l’università, i sindaci del ‘cratere’. Inoltre, partiranno le trattative ‘diplomatiche’ con il ministro per la Coesione territoriale Carlo Trigilia, per tentare una ricucitura dopo la rottura dei rapporti: l’attacco, «è un ministro sciacallo», e la controffensiva, «il governo non è un bancomat di Cialente».
Con il Cialente-bis chiesto a gran voce al primo cittadino anche con una manifestazione, si punterebbe a cambiare marcia anche nei toni con Roma nella battaglia per i fondi per la ricostruzione.