E non hai più bisogno di frasi

22 gennaio 2014 | 05:37
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E non hai più bisogno di frasi

di Valter Marcone

Quando poi ti accorgi che il silenzio

sopra un foglio bianco

è un assedio di frasi che ballano

a somiglianza di un riflesso,

è tardi per dire che un bicchiere

è un bicchiere, una sedia una sedia,

una penna una penna. Un sorriso

un sorriso.

Devi dire che ci sono giorni che ritornano

notti uguali, due baci somiglianti,

due sguardi tali e quali.

Perché invece “non c’è giorno che ritorni,

non due notti uguali uguali,

né due baci somiglianti,

né due sguardi tali e quali“.

Così avviene che smette di piovere,

ti cucini un piatto di pasta,

e dormi qualche ora nel pomeriggio.

Avviene così, semplicemente

che andando in giro per la città

ti ritorna in mente quel silenzio

e una via dopo l’altra

ma senza ritorno;

errori, dolori, speranze, propositi

e nuove speranze riempiono quel silenzio

e non hai più bisogno di frasi

perché tutto diventa

stupore su stupore

amore su amore

sogno su sogno,

in poche parole, un silenzio

che ha lasciato qualcosa per dopo .

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