AIS, il bicchiere mezzo pieno della professionalità

23 gennaio 2014 | 09:34
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AIS, il bicchiere mezzo pieno della professionalità

di Gioia Chiostri

Sapienza d’Abruzzo: è forse questo il dettame che dovrebbe convincere chicchessia, assieme ai suoi amici Tizio, Caio e Sempronio, ad intraprendere il viaggio del Sommelier. Non c’è fanatismo, non c’è lucro, ma solo il gusto, principe della nostra penisola, che invita ad assaggiare. Sto parlando del nuovo corso per acquistare la qualifica di Sommelier che la Delegazione AIS Marsica, di concerto con l’Associazione Italiana Sommelier Abruzzo, è in procinto di far partire ad Avezzano.

Oggi, giovedì 23 Gennaio, presso l’Hotel dei Marsi alle ore 20,00, inizia un nuovo primo livello che si svolgerà parallelamente al terzo, che invece sta per concludersi. Il Corso AIS è rivolto a tutti ed è possibile iscriversi fino al 6 Febbraio 2014.

Chiediamo maggiori informazioni al Delegato Sommelier professionista Massimo Iafrate, che, gentilmente, spiega: «Il primo corso di Sommelier dura sino ad Aprile e prevede una lezione a settimana. I livelli atti per conseguire la qualifica effettiva di Sommelier in tutto sono tre ed è previsto un esame alla conclusione del terzo modulo. Noi caldeggiamo il frequentare e terminare tutti e tre i corsi che offriamo poiché un sommelier per definirsi tale abbisogna di una totale immersione non solo nel mondo del vino, ma anche in quello dell’enologia e dell’abbinamento del vino alle pietanze. Al primo livello si consegnano agli aspiranti sommelier le basi per procedere ad un eventuale innalzamento di conoscenza, che si ottiene ovviamente con il terzo livello».

Cifre dei costi? «Il primo livello – spiega il delegato – ha un costo di 380 euro, il secondo arriva a costare 430 euro e il terzo invece 490 euro più il costo della tessera annuale nazionale d’iscrizione all’Associazione italiana sommelier, che è pari ad 80 euro. Io sarò relatore anche per tre lezioni del corso. Ovviamente non nascondo che anche noi siamo stati vittime di tagli per l’avvento della crisi economica. Dico sempre che il sommelier, prima di tutto, è un lavoro che si svolge per passione, non bisogna assolutamente guardare al guadagno. In compenso è un mondo che arricchisce enormemente. Dò anche la possibilità di spalmare il pagamento del corso entro vari mesi, rateizzandolo».

Ma andiamo al sodo del discorso. «La delegazione Marsicana – spiega Iafrate – nasce nel 1990. La questione che più mi preme sottolineare, ahimè, è che ancora non siamo ben radicati nella nostra bella Marsica. La nostra lingua è ancora sconosciuta ai più. Il corso, a fronte di ciò, si propone di abbattere tutti i pregiudizi che, diciamo, circondano l’aura del sommelier. Innanzitutto, il sommelier, non si occupa solo di vino e non parla solo di vino, ma ha l’obbligo di essere un brillante comunicatore in quanto trasmette ad un uditorio e delle emozioni. Il sommelier, in una degustazione in pubblico, muove delle idee, dei piaceri, tasta i sensi, sfiora le corde della percettibilità. Il sommelier, ancora, aiuta a scoprire. Tant’è che stiamo cercando di abbattere anche tutta la freddezza che normalmente riveste l’abito del sommelier, se guardato da occhi esterni. Noi, in quanto delegazione marsicana, abbiamo proposto l’idea di ‘L’Ais a casa di’, che si basa su un’esperienza di gruppo che prevede una degustazione tecnica all’inizio, e una serata di divertimento alla fine, stando insieme e mangiando in allegria. I sommelier sono persone giovani, fresche, volenterose. Esiste anche una delegazione L’Aquila, oltre a quella avezzanese, e una delegazione sulmonese. In Abruzzo esistono ben sette delegazioni in totale: questo è sintomo di grande ascolto verso il mondo dei sommelier. Il codice Ais è nato nel 1978/79, da lì si è cominciato a modellare fino ad approdare ad un grado di precisione e correttezza che esula da ogni errore. I corsi sono fatti in modo tale che in qualsiasi nazione si vada, il sommelier riconosce un altro sommelier dal linguaggio comune che si condivide. C’è alla base di ciò, una terminologia che comunque è codificata. In Abruzzo, soprattutto in provincia de L’Aquila però, la risposta di lavoro alla figura del sommelier è praticamente nulla. Noi diamo una qualifica, è la persona, l’individuo, il sommelier che sceglie di far diventare questa ricchezza una vera e propria professione. Noi condividiamo un sapere. Ed è un sapere che dovrebbero essere trasmesso anche alle generazioni più piccine. Sono anche un insegnante dell’Istituto Alberghiero e mi rendo conto che i giovani non hanno il senso del bere per degustare, del bere per piacere e per gustare in maniera raffinata i nostri prodotti. nel corso, impariamo a bere, impariamo a dare la giusta importanza e peso all’esperienza dll’enogastronomia».

Un viaggio che comincia da stasera. Scoprite se dentro di voi esiste quel briciolo di passione e avventura del sommelier e degustatelo sino in fondo. Tizio, Caio e Sempronio vi ringrazieranno.

[i]Per informazioni ed adesioni contattare il Delegato Somm. Professionista Massimo Iafrate al numero 320 2687608, oppure via mail, all’indirizzo massimo465@alice.it[/i]

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