Appello per il Parco: «Nuovo direttore sia degno»

23 gennaio 2014 | 12:03
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Appello per il Parco: «Nuovo direttore sia degno»

«Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise – voluto da Benedetto Croce, fondato da Erminio Sipari oltre 90 anni fa, presieduto e diretto negli

ultimi decenni da personalità come Francesco Saltarelli, Franco Tassi,

Michele Cifarelli, Fulco Pratesi – gode per la sua storia, le sue bellezze

e le sue realizzazioni di un altissimo prestigio internazionale. Siamo perciò fortemente preoccupati per le modalità con le quali si sta

procedendo alla nomina del nuovo Presidente che sembrano dettate non dal

superiore interesse della conservazione della natura e della vera

valorizzazione del territorio, ma da mere esigenze partitiche e correntizie». Così in una nota si esprime un comitato di persone e personaggi autorevoli che, all’unisono, lanciano un appello al Ministro dell’Ambiente, in procinto di nominare il nuovo direttore del Parco Nazionale abruzzese.

«Sottolineiamo – si legge – la necessità che il Presidente sia una personalità di

rilievo nazionale in grado di continuare quella grande tradizione e

possieda l’esperienza e le conoscenze necessarie per affrontare i gravi

problemi che oggi si pongono in particolare a questo Parco, il quale deve

essere messo in grado di continuare a svolgere un ruolo strategico per il

sistema delle aree naturali protette italiane e di conservare la fama che

ha conquistato in tutto il mondo».

«Poiché riteniamo importante che il Presidente possa essere anche

espressione del territorio segnaliamo che proprio dal territorio di questo

Parco sono emerse in questi anni due personalità che, più di ogni altra,

possiedono le caratteristiche adeguate a ricoprire la funzione

presidenziale: Giuseppe Rossi, già Presidente del Parco Nazionale del Gran

Sasso e della Laga nonché Presidente di questo Parco nello scorso

quinquennio, e Carlo Alberto Graziani, professore universitario, autore di

numerose pubblicazioni giuridiche sulle aree protette e Presidente del

Parco Nazionale dei Monti Sibillini nei suoi primi dieci anni».

«Chiediamo allora a Lei, Ministro, di riconsiderare la Sua scelta che entra

in forte contraddizione con l’impostazione di alto livello che ha voluto

dare alla Sua gestione ministeriale e che rischia di costituire un elemento

di frattura con tutti coloro che considerano i parchi come luoghi di

rilevanza internazionale, scrigni di grandi valori, veri e propri beni

comuni destinati alle future generazioni».

I nomi dei firmatari dell’appello: Luigi Piccioni

Luisa Calimani,

Vincenzo Cerulli Irelli,

Gianluigi Ceruti,

Piero Craveri,

Nando Dalla Chi,esa

Vezio De Lucia,

Grazia Francescato,

Roberto Gambino,

Betti Leone,

Paolo Maddalena,

Dacia Maraini,

Giorgio Nebbia,

Sandro Pignatti,

Fulco Pratesi,

Pietro Rescigno,

Edoardo Salzano,

Massimo Serafini,

Francesco Adornato,

Lorenzo Arnone Sipari,

Sista Bramini,

Fabrizio Buldrini,

Carmelo Cedrone,

Giovanni Cordini,

Virgilio Dastoli,

Carlo Desideri,

Ettore Di Masso,

Vittorio Emiliani,

Rosario Fico,

Giorgiana Giacconi,

Pierluigi Giorgio,

Valter Giuliano,

Corradino Guacci,

Teodolinda Guerra,

Cesare Lasen,

Pasquale Leone,

Athena Lorizio,

Sandro Lovari,

Giorgio Marini,

Nicola Merola,

Edgar Meyer,

Pietro Nervi,

Domenico Nicoletti,

Sara Prada,

Lella Rossetti,

Angelo Sanzò,

Massimo Sargolini,

Giampiero Semeraro,

Paolo Urbani,

Giovanni Vachino,

Marano Mario Viola,