
Prime reazioni politiche alla notizia degli avvisi di garanzia alla Regione Abruzzo.
Il deputato del Movimento Cinque Stelle Gianluca Vacca parla di «una grave questione morale in Abruzzo, ovviamente bipartisan» e chiede le «dimissioni immediate, di tutti gli indagati, subito». «Dimissioni vere, non alla Cialente», presentate e poi ritirate dopo lo scoppio dello scandalo su presunte tangenti per la ricostruzione post-terremoto. «L’Abruzzo – commenta Vacca – non può essere umiliato continuamente da politici incapaci e coinvolti in vicende giudiziarie. Questa non era la giunta della trasparenza e della legalità?», si chiede Vacca. «E’ per questo motivo – proseegue – che volevano governare a tutti i costi dopo la scadenza del mandato, perchè sapevano della bufera giudiziaria in arrivo? Questa classe politica – osserva – non riesce a fare altro che avere guai con la giustizia». Sollecitando le dimissioni degli indagati, aggiunge che dovrebbero rimanere «fuori dalla scena politica, insieme all’indagato candidato del centrosinistra Luciano D’Alfonso», ex sindaco di Pescara. «Gli abruzzesi – conclude – meritano di meglio che candidati che alternano incontri elettorali a incontri con avvocati e appuntamenti in Procura».