
«Il Parlamento deve prendere un impegno con L’Aquila, visto che il governo non adotta iniziative forti. Noi parlamentari dobbiamo far approvare qualche emendamento che possa consentire la ricostruzione totale della città». Lo ha detto il senatore di Fi Altero Matteoli, parlando, a margine di un incontro politico all’Aquila, della questione della ricostruzione della città e del territorio colpito dal terremoto del 6 aprile 2009.
Per Matteoli, la proposta sulla ‘intercettazione’ di un miliardo di euro dal rientro dei capitali dalla Svizzera «è assolutamente impraticabile».
In riferimento alla crisi al Comune dell’Aquila innescata dall’inchiesta sulle presunte tangenti negli appalti per la ricostruzione che ha coinvolto per la prima volta l’amministrazione locale e alle dimissioni, ritirate ieri, dal sindaco Massimo Cialente, il parlamentare ha spiegato di comprendere «lo stato d’animo di un sindaco che ha vissuto la tragedia del terremoto».
«Io ho conosciuto Cialente in quelle giornate – ha aggiunto – mi rendo conto che si sente tradito perché qualcuno dei suoi viene coinvolto in certe vicende, ma lui è stato eletto dagli aquilani, deve difendere la città e i suoi cittadini a prescindere dalle tessere di partito». «Alla città – ha sottolineato Matteoli – non fa bene questo continuo dimettersi e ritirare le dimissioni, sotto certi aspetti rischia di rendersi ridicolo e non lo merita, per la persona e perché gli aquilani lo hanno eletto».
«Continui a fare il sindaco, lo faccia nell’interesse della città. Chieda al Governo di mantenere gli impegni presi e al Parlamento di trovare le risorse per completare la ricostruzione dell’Aquila», ha concluso.