Montesilvano, da oggi una città ‘derazzistizzata’

23 gennaio 2014 | 13:15
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Montesilvano, da oggi una città ‘derazzistizzata’

Dopo la proposta e

l’approvazione della delibera in Consiglio comunale,

Montesilvano da oggi è la prima città ‘derazzistizzata’ d’Italia

con tanto di cartello stradale anti-razzismo scoperto oggi alle

porte della città.

«Vivo apprezzamento e soddisfazione per

l’iniziativa» sono stati espressi, attraverso il Forum

provinciale immigrazione, dal ministro dell’Integrazione, Cecile

Kyenge.

Il primo cartello scoperto si trova sul lungomare, al confine

con Pescara. La segnaletica è composta da una scritta “Comune

derazzistizzato” con il simbolo del cerchio rosso del “divieto

di accesso” che contiene la sagoma nera stilizzata di un uomo

che fa il saluto romano, ricordando vagamente il simbolo dei

‘Ghostbusters’.

L’opera è stata realizzata e donata dall’artista locale Pep

Marchegiani, uno dei maggiori rappresentanti della pop art a

livello internazionale, lo stesso che nei giorni scorsi ha

promosso un blitz ‘esplicitista’ a Firenze e che ha realizzato

una lapide di marmo con l’immagine di Gianfranco Funari nelle

vesti di Superman.

All’iniziativa odierna, oltre al sindaco,

Attilio Di Mattia, all’assessore alle Pari opportunità, Stefania

Di Nicola, e a Marchegiani, hanno preso parte numerosi esponenti

della comunità senegalese ed alcune scolaresche della città.

«Le persone che vengono da fuori

sono una risorsa – ha commentato il sindaco Attilio Di Mattia –

e la diversità culturale è ricchezza. Il Consiglio comunale si è

espresso per dire a gran voce, con un atto simbolico, che

Montesilvano è una città derazzistizzata e la segnaletica lo

ricorderà a tutti; a chi arriverà in città e, soprattutto, agli

studenti, che sono il futuro della nostra nazione».

Secondo Pep Marchegiani si tratta di «un primato per

Montesilvano e per l’arte. L’Italia è sempre stata una terra

multietnica – dice l’artista – ed è triste pensare che nel terzo

millennio si debba sottolineare con un’opera quanto sia orribile

classificare l’uomo in razze. Il razzismo è figlio

dell’ignoranza e nipote della paura del diverso. Montesilvano è

una città multietnica e di questo non dobbiamo avere paura».