
«L’incidenza sulle vicende politiche amministrative della Regione Abruzzo è molto pregnante da parte della magistratura, una volta a ragione e una volta a torto, e qualcuno può pensare che la politica possa essere commissariata perché non serve più. E invece la politica serve e svolge un compito che è un lavoro vero e proprio che i cittadini devono poter giudicare senza che ci possano essere delle situazioni in grado di alternare i processi democratici». Lo ha detto oggi il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi a margine della conferenza stampa sull’inchiesta della Procura di Pescara sui rimborsi spese in Regione.
«In Abruzzo – ha fatto notare – è successo spesso: in quarant’anni sono stati solo quattro i governatori che hanno completato il mandato elettorale di cinque anni e nessuno è stato rieletto e molto spesso le vicende giudiziarie hanno avuto un ruolo, alcune volte giustificato e alcune volte meno».
«Penso di avere fiducia ancora, non lo dico per ritualità, ma devono stare attenti perché tutto ciò che si fa in questo momento è strumentalizzabile», ha detto Chiodi esprimendo il suo giudizio sul lavoro della magistratura.
«Ricordo quando D’Alfonso fu arrestato nel momento in cui si erano chiuse le elezioni», ha aggiunto il presidente della Regione parlando dell’arresto dell’ex sindaco di Pescara. «Fu arrestato lo stesso giorno in cui fui proclamato eletto. In quel caso stettero attenti», ha fatto notare.