«Il 4 febbraio sarà una cartina di tornasole»

24 gennaio 2014 | 19:07
Share0
«Il 4 febbraio sarà una cartina di tornasole»

Accuse infondate. E’ questo, in sintesi, ciò che ha voluto dimostrare il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, nel corso di una conferenza stampa nella quale ha chiarito alcune questioni che lo riguardano nell’ambito dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Pescara sulla presunta “rimborsopoli”.

Il presidente ha spiegato la vicenda del biglietto aereo per gli Stati Uniti della moglie «sarebbe bastato – ha detto – prendere in considerazione chi ha pagato il biglietto» e quindi visionare «l’ordine di bonifico sul mio conto corrente», che Chiodi ha mostrato alla stampa e sarà consegnato agli inquirenti.

La seconda comunicazione riguarda la contestazione di «spese di missioni in una serie di località in cui mi sono recato ovviamente per fini istituzionali e documentabili», ha detto, e su questo esiste un elenco di missioni, con i motivi che le hanno generate, a Nizza, a Capri, a Milano, Torino, a Verona e altro.

Di tutti questi viaggi «è stata data informazione agli organi di stampa» di volta in volta e anche questo materiale di prova sarà consegnato a «chi di dovere» ma Chiodi ha voluto mostrare tutto «fin da ora».

La terza comunicazione di servizio di Chiodi riguarda la campagna elettorale. «Qualcuno – ha detto – sostiene che non è iniziata la campagna elettorale. Invece io dico che sono stati convocati i comizi quindi prendiamo atto che è iniziata la campagna elettorale. Ed è cominciata con un atto che qualcuno potrebbe strumentalizzare e quindi in qualche modo inquinare i percorsi della campagna elettorale. Dico subito che se l’obiettivo dovesse essere di farci ritirare dalla competizione elettorale, sappiano tutti che il centrodestra non si ritira. I nostri avversari, chiunque siano, sappiano che affronteremo la campagna elettorale a testa alta perché siamo persone per bene. Qualcuno potrebbe sostenere – queste le parole di Chiodi – che la politica oramai in Italia non serve più e deve essere commissariata con vice sindaci e vice governatori o futuri vice governatori. Si sappia che noi lotteremo fino al 25 maggio, certi che ci devono giudicare i cittadini. Se pensa, qualcuno, di strumentalizzare atti della magistratura, sappia che non ci ritireremo e ci devono ‘sterminare’, come evocato già da qualcuno, ma non sarà facile. Vorrei ancora credere, come ho sempre fatto, anche nella correttezza dell’operato della magistratura. Lo vedremo presto, lo vedremo il 4, che sarà la cartina di tornasole», ha aggiunto.

Attraverso la conferenza stampa il presidente Chiodi ha voluto evitare che «possano diffondersi come vere delle cose che sono errori». Oltre a sottolineare che «non è stato pagato dalla Regione» il volo della moglie, Chiodi ha evidenziato che «le spese per le missioni sono state tutte assolutamente giustificate per visite istituzionali». La questione del bonifico per il biglietto della moglie gli «preme in maniera particolare, perché sarebbe stato davvero infamante. Si può sbagliare – ha detto Chiodi – i miei uffici possono sbagliare a compilare una nota spese ma queste sono cose importanti e le abbiamo trovate questa mattina», ha proseguito mostrando i documenti.

Chiodi si augura che il 4 febbraio, giorno degli interrogatori, «sarà tutto chiarito. Ho molta fiducia nella magistratura – ha detto – e voglio continuare ad avere fiducia nella magistratura, con cui ho lavorato molto spesso nei miei percorsi professionali. Il 4 sarà una cartina di tornasole. Certo – ha proseguito lanciando un messaggio alla Procura – in questo momento storico, ci vuole molta prudenza da parte tutti gli attori, sia istituzionali che di chi fa parte della classe dirigente allargata e mi riferisco ai magistrati», considerato che i comizi elettorali sono stati indetti.

«Ci vuole prudenza – ha ripetuto di nuovo Chiodi – per non esser strumentalizzati».

Inoltre, sulla ricostruzione aquilana aggiunge: «A L’Aquila si sta ricostruendo, altroché, ma tutti parlano come se all’Aquila non si stesse facendo niente. L’Aquila é un cantiere straordinario, 40mila persone sono rientrate nelle loro abitazioni, l’università c’é, le scuole sono state messe in sicurezza, ci vorranno anni per ricostruire il centro storico. Eppure passa una immagine molto negativa della ricostruzione, ma io posso dire che sta andando avanti».