
Continua il contrasto al reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina tramite datori di lavoro che promettevano falsamente un lavoro agli stranieri, attraverso l’ottenimento di un regolare visto di ingresso; una volta giunti in Italia gli extracomunitari non venivano assunti.
Si tratta di: Del Fosco Domenico, Del Fosco Andrea, residenti ad Avezzano, Badroui Rachid cittadino belga, rintracciato tramite Interpol, Kardad Mohammed, marocchino, residente a Seriate e domiciliato a Celano.
Tutti sono ritenuti responsabili del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina per aver, in concorso tra loro, in violazione della normativa relativa all’ingresso in Italia, fatto entrare nel nostro territorio, alcuni cittadini stranieri, asserendo falsamente che sarebbero stati assunti presso l’omonima azienda agricola dei Del Fosco, i quali rispondono pure di falsità ideologica , avendo illegalmente attestato l’assunzione a chiamata diretta.
Kardad con il ruolo di complice ed intermediario per gli stranieri marocchini, percepiva 70.000 dihram , a saldo degli 80.000 pattuiti corrispondenti a 8.000 euro.
I fatti si sono svolti a L’Aquila, presso lo Sportello Unico per l’Immigrazione e Questura, in periodi antecedenti e successivi al 2010.
Gli imprenditori agricoli, nell’anno 2011, presentarono ben 71 istanze di nulla osta per quei flussi migratori ma ne ebbero concessi solo 12, procedendo solo a 2 assunzioni. Infatti, praticamente nessuno dei beneficiari, risultava essere entrato in Italia dopo aver richiesto ed ottenuto il titolo autorizzatorio.
Le indagini, sono iniziate alla fine del 2012 e proseguite per diversi mesi del 2013, quando due cittadini marocchini avevano denunciato le modalità con cui erano riusciti ad entrare in Italia e ciò che si era verificato dopo il loro ingresso.
I due dichiaravano di aver ottenuto i Visti d’ingresso a seguito di richieste nominative di Nulla Osta, inoltrate in loro favore rispettivamente dai due Del Fosco.
Per ottenere i Nulla Osta entrambi gli extracomunitari si erano rivolti nel 2010, nel paese di origine, a Badroui Rachid, abitante all’epoca dei fatti in Belgio. Al Badroui, a loro noto per aver fatto entrare in Italia altri connazionali, manifestavano separatamente il proposito di trasferirsi per lavoro in Italia.
Lo stesso offriva ad entrambi una regolare occupazione con il conseguente rilascio del permesso di soggiorno rinnovabile ed un alloggio per tutta la permanenza in Italia. Per il suo interessamento l’uomo chiedeva ad ognuno 80.000 dirham circa 8000 euro da saldargli in contanti al momento della consegna del Nulla Osta.