
«Se Mario Salabè fosse stato in vita, da ingegnere avrebbe sicuramente dato il suo contributo alla ricostruzione edilizia dell’Aquila. Lo ha fatto in un altro modo, con tutti i suoi 8 mila libri, che conosceva uno per uno». Lo ha detto il capo della polizia, prefetto Alessandro Pansa, in visita nel capoluogo abruzzese in occasione della cerimonia di donazione del patrimonio librario dell’ingegner Mario Salabé, scomparso qualche anno fa, alla biblioteca provinciale ‘Tommasi’, la cui sede provvisoria è stata rilocalizzata nel nucleo industriale di Bazzano in seguito al sisma del 6 aprile 2009 che ha danneggiato gravemente la sede storica dei portici del centro storico aquilano.
«La moglie di Mario, un mio grande amico morto qualche anno fa, voleva che la biblioteca del marito fosse destinata a una comunità. È stato facile pensare subito all’Aquila, dove oltre alla polis va ricostruita la civitas – ha detto Pansa – Mario viene qui con la sua biblioteca personale di oltre 8 mila volumi per ricostruire L’Aquila nella sua anima: io ho ragionato sulla destinazione della sua biblioteca, che la moglie di Mario voleva donare a una comunità che ne avesse davvero bisogno e che la tenesse in vita. Questo – ha aggiunto il capo della polizia – non è un mero regalo, ma un patrimonio che servirà alla crescita e alla ricostruzione culturale di una città conosciuta per un enorme spessore culturale».
Alla cerimonia hanno preso parte, tra gli altri, l’ex sottosegretario di palazzo Chigi Gianni Letta, il presidente della Provincia dell’Aquila, Antonio Del Corvo, e la moglie dello scomparso, Resi Madìa Salabè.
«La costruzione della sede provvisoria della biblioteca “Tommasi” dell’Aquila è un gesto intelligente verso la città, perché ha consentito quella continuità che L’Aquila ha sempre avuto verso la ‘tommasiana’. Non c’è stata interruzione tra gli antichi e i nuovi splendori, bravo è stato il presidente della Provincia, Antonio Del Corvo, a renderla confortevole, in attesa di tornare nella sede storica».
Così l’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio, l’abruzzese Gianni Letta, a margine della cerimonia per la donazione alla biblioteca aquilana di circa 8 mila volumi dell’ingegnere scomparso Mario Salabè, cui ha preso parte anche il capo della Polizia, il capo della Polizia, prefetto Alessandro Pansa.
«Mario ha costruito la sua personale biblioteca con grande amore e con tanta cura – ha proseguito Letta – i libri emanano da sé una empatia spirituale, quindi c’è qualcosa di più di una semplice donazione: qualcosa che ci lega a quei valori che rimangono e che non hanno nulla a che vedere con quanto accaduto negli ultimi giorni», ha concluso l’ex sottosegretario, in riferimento alle polemiche politiche seguite alle inchieste giudiziarie che hanno coinvolto il Comune capoluogo e la Regione Abruzzo.