Quagliariello attacca Trifuoggi e Cialente lo difende

26 gennaio 2014 | 12:55
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Quagliariello attacca Trifuoggi e Cialente lo difende

Dal palco dell’auditorium teramano nel quale si sta svolgendo la convention elettorale del Nuovo Centrodestra il ministro Gaetano Quagliariello si scaglia apertamente contro la nomina dell’ex procuratore di Pescara Nicola Trifuoggi nella nuova giunta del sindaco aquilano Massimo Cialente.

Riferendosi alle inchieste nella città terremotata Quagliariello ha detto che «la politica deve riprendersi i propri spazi, ma la nomina di Trifuoggi in giunta, anche se lui è un’eccellente persona, non è una bella pagina, specie se voluta da un sindaco che si è dimesso dieci volte. Come può essere che un magistrato entri in politica per di più nominato in un luogo dove ha operato e inciso? – va avanti Quagliariello – E’ un principio, se la politica sceglie i magistrati alla fine faremo il governo dei magistrati, cancellando la sovranità popolare».

Poi riferendosi all’inchiesta sui rimborsi spese in Regione, con l’iscrizione sul registro degli indagati dell’attuale presidente d’Abruzzo Gianni Chiodi, Quagliariello da un lato ha ammesso che «i magistrati vivono e lavorano in un mondo difficile, e pur augurandomi che in questo caso la magistratura di Pescara vada fino in fondo serenamente, rivendico lo spazio per la politica», ha concluso.

Non si è fatta attendere la risposta dell’ex procuratore capo della Procura di Pescara Nicola Trifuoggi alle parole del ministro Gaetano Quagliariello.

«Ricordo al ministro che non ho avuto remore ad accettare perché sono in pensione da un anno e mezzo, e ho lasciato i miei incarichi all’Aquila nel 2003, e mi sembra che nel frattempo in questa città e in questa regione di cose ne sono successe», ha puntualizzato Trifuoggi.

L’ex capo della Procura di Pescara, titolare delle inchieste che nel 2008 hanno decapitato la giunta Del Turco con la Sanitopoli abruzzese, insiste spiegando che «è evidente che dietro la proposta che mi è stata fatta non c’è solo un sindaco ma una forza politica, e che non sia stata una proposta inopportuna da rifiutare. Qui non hanno nominato assessore un magistrato ma un cittadino a tutti gli effetti», ha concluso.

«Ora basta con questa storia delle dimissioni. Io quindi sarei un pagliaccio? Faccio presente al ministro Quagliariello che io mi sono ‘dimesso’ solo due volte e sempre contro i Governi dei quali fa parte».

E’ la risposta del sindaco dell’Aquila Massimo Cialente alla polemica innescata da Ministro a Teramo. Quagliariello, criticando la scelta di nominare assessore l’ex magistrato Trifuoggi, aveva ironizzato spiegando che la nomina era stata «voluta da un sindaco che si è dimesso dieci volte».

«Trifuoggi? Avevo l’esigenza di spiegare agli italiani, con i fatti e con la ricostruzione degli atti del Comune, che gli aquilani sono persone per bene e che qui non c’é nessun ‘magna-magna’, se non quello della polvere delle nostre macerie e della nostra disperazione». E’ quanto ribattuto dal sindaco dopo aver appreso le dichiarazioni del ministro Quagliariello che aveva parlato di ‘brutta pagina’ riferendosi alla nomina ad assessore dell’ex capo della procura di Pescara Nicola Trifuoggi.

«Questo Comune é trasparente e si é sempre comportato in maniera onesta: con le mie ‘dimissioni’ sono riuscito a ostacolare i tentativi di certi poteri forti di ‘ficcarsi’ sul piatto ricco della ricostruzione», ha poi proseguito Massimo Cialente.

«Hanno voluto vendere l’immagine di un terremoto costosissimo, e invece il ministro Trigilia ci ha appena consegnato la situazione dei costi, dei soldi che ci hanno dato fin qui – insiste il sindaco dell’Aquila – E vedrete che a parità di danni L’Aquila sta costando meno: per 3,1 miliardi di euro a fronte di 20mila alloggi, ne abbiamo già risparmiati 413 milioni», conclude Cialente.