Campionati di sci delle truppe alpine, cominci la ‘guerra’

27 gennaio 2014 | 12:06
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Campionati di sci delle truppe alpine, cominci la ‘guerra’

I Campionati Sciistici delle Truppe Alpine (Ca.S.T.A.) alla loro 66esima edizione, tradizionale momento di verifica dell’addestramento raggiunto dalle Unità dipendenti nel saper operare in ambiente montano innevato e sempre più importante appuntamento sportivo militare a livello internazionale, nel 2014 inizieranno, oggi, lunedì 27 gennaio sulle nevi del Piemonte, sulle piste sciistiche che nel 2006 avevano visto i più forti atleti del mondo contendersi una medaglia olimpica.

{{*ExtraImg_184262_ArtImgRight_300x199_}}Molte le competizioni, che in un’intensa settimana impegneranno centinaia di soldati nel tentativo di aggiudicarsi i vari Trofei in palio ed i titoli di “Campione italiano dell’Esercito” nelle diverse discipline sportive. Nelle prime giornate di gare è anche previsto lo svolgimento di 2 gare F.I.S. di Coppa Europa femminile, uno slalom gigante (martedì 28 gennaio) ed uno slalom (mercoledì 29 gennaio), valide per l’assegnazione del Trofeo Truppe Alpine.

{{*ExtraImg_184263_ArtImgLeft_300x450_}}Ma la gara regina dei campionati è la gara dei plotoni: una durissima competizione su tre giornate, in cui i plotoni dei reggimenti alpini e delle nazioni estere partecipanti, completamente equipaggiati ed armati, affrontano varie prove selettive fra le quali i tiri con le armi in dotazione, il lancio di precisione, della bomba a mano inerte, una prova topografica ed una di ricerca travolti da valanga, due prove a cronometro di cui una trainando su akia un ferito ed uno slalom gigante, reso ancor più impegnativo dall’equipaggiamento individuale e lo zaino da 15 Kg sulle spalle.

In questa competizione di squadra saranno di scena gli uomini e le donne del nono reggimento alpini de L’Aquila con un team agguerrito formato per la maggior parte da abruzzesi .

Il nono è l’unica unità delle truppe alpine stanziata nel centro italia, a L’Aquila per la precisione , all’ombra del massiccio del Gran Sasso ed è composta in maggioranza da volontari abruzzesi, conservando la tradizione del battaglione alpini “L’Aquila”, gloriosa unità di inizio secolo scorso alimentata su base regionale, molto cara al vate D’Annunzio, il quale conio il motto ‘d’Aquila Penne Ugne di Leonessa’ , mettendo in versi i nomi dei maggiori centri di arruolamento del reparto (L’Aquila, Penne, Orsogna e Leonessa).

Tra i componenti del plotone aquilano c’è il caporal maggiore Anna Santucci , è un fuciliere con la passione sin dalla nascita per la montagna e gli sport invernali. Dice: «ho molte aspettative sulla gara, ci tengo a dimostrare che una marsicana non ha nulla da invidiare ai colleghi nati nell’arco alpino, voglio gareggiare al massimo delle mie possibilità e contribuire con i miei colleghi al successo del nono reggimento alpini, per me una seconda famiglia prima che l’unità in cui presto servizio».

Come lei, è agguerrita anche la collega Federica Mangifesta, 2 missioni alle spalle in Afghanistan come fuciliere e malgrado una passione ventennale per il nuoto ( è nata di fronte al mare), è un’ottima sciatrice.

Partecipa per la terza volta ai campionati e si cimenterà nella gara da veterana. Spiega: «l’allenamento è stato durissimo quest’anno e ci teniamo tutti a fare una bella gara. Ho sentito molto la vicinanza del reggimento durante l’allenamento ma di conseguenza anche le aspettative sul risultato sono grandi perché questo tipo di gara è molto importante tra i reggimenti alpini».

La grinta delle due atlete aquilane rappresenta il sentimento di tutto il plotone, formato in egual misura da giovani promesse e da alpini navigati come il caporal maggiore capo scelto Gianluca Silva, alla 15esima partecipazione ed una vita sugli sci. «L’appennino abruzzese non ha nulla da invidiare all’arco alpino tanto meno gli atleti aquilani – dice sorridendo – sarà un piacere sorpassare gli amici ed i colleghi dei reggimenti avversari con la casacca del nono reggimento alpini, l’unico stanziato nel centro Italia».

«Ci siamo allenati duramente su tutti i pendii del massiccio del gran sasso e sul comprensorio del Sirente velino ed avverto l’entusiasmo di tutti i componenti del plotone».

Tutti i ragazzi del nono si preparano a dare il 100% e superare con sacrificio tutte le insidie di una gara lunga e selettiva nella quale come ricorda il caporale Marracino, oltre un decennio passato in sella come promessa del ciclismo, conta molto il gruppo. «Nel ciclismo si fatica per ore e si condivide con tutta la squadra il successo del singolo, nella competizione per plotoni invece si ha l’onere e l’onore di arrivare tutti insieme al traguardo tenendosi per mano o spingendosi se ve ne è bisogno; nessuno può e deve restare indietro, questa è una regola della montagna e degli Alpini ancor prima che un regolamento sportivo».