
di Antonella Calcagni
Mille diffide stanno per essere recapitate ai morosi, per la maggior parte assegnatari stranieri, del canone di compartecipazione del progetto Case.
La misura è colma per l’assessore comunale Lelio De Santis. Un migliaio di famiglie – sulle 1500 assegnatarie – non avrebbe versato quanto dovuto come canone di compartecipazione. Inoltre, circa 600 nuclei familiari non hanno saldato neanche le bollette inviate per le utenze di luce e gas. Ci saranno ancora 30 giorni di tempo per pagare quanto dovuto per scongiurare lo sfratto.
Sul fronte bollette il nuovo patto è che gli assegnatari continuino a pagare le rate con il “paracadute” del principio di acquiescenza sancito da una delibera del dicembre scorso. Di errori nelle letture ce ne sono e come, l’amministrazione sta comunque verificando caso per caso.
Il tempo è scaduto anche perché l’Enel non aspetta. Già alcune settimane fa il gestore di gas e energia elettrica ha inviato una diffida al Comune tesa a chiedere il rispetto del piano di rientro. Il Comune si è indebitato per 10 milioni di euro con Enel gas e altri gestori di utenze per pagare i servizi.
«I controlli stanno andando avanti a tappeto – chiosa De Santis – non possiamo permetterci di eludere le scadenze, altrimenti rischiamo un grave squilibrio nel bilancio».