Ed è tutto mutato

29 gennaio 2014 | 05:36
Share0
Ed è tutto mutato

di Valter Marcone

I tuoi capelli raccolgono

foglie e terra bagnata

e ora dal giorno alla notte

passa un soffio

solo un soffio come un batter

di ciglia, come un respiro.

Ed è tutto mutato.

Io non so raccontare bene

come questi giorni

ora passano velocemente

lasciando vuoto il cervello.

Il vuoto della tua assenza.

Ho lasciato che il cuore

immaginasse il tuo volto

ancora una volta, una volta

sola cercando poi

nelle strade i tuoi passi dispersi

l’ombra, gli sguardi caduti

dalle tue ciglia.

Non ritrovo però le tue carezze

e il vento risfiorando le porte

i davanzali e i tetti

sembra nato proprio per portare

lontano quelle carezze.

Il tuo silenzio ora chiuso

e raffigurato nella morte,

il tuo silenzio pencolante

appunto tra giorno e notte

che passano veloci

è il mio respiro trattenuto

dalle lacrime

nella terra concreta dell’attesa.

[url”Torna al Network LeStanzeDellaPoesia”]http://ilcapoluogo.globalist.it/blogger/Valter%20Marcone%20-[/url]